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ECONOMIA

Imposte

Padoan: Taglieremo le tasse e l'Ue non potrà dire di no

Secondo il ministro dell'Economia la nuova fase di crescita consentirà di diminuire le imposte non solo sulla casa

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Pier Carlo Padoan (Corbis)
"L'Italia è tra i pochi Paesi dell`eurozona con un deficit sotto il 3% e soprattutto in calo, sicché nel 2016 anche il debito calerà, nonostante un`inflazione più bassa che però non è colpa del governo. Inoltre, grazie all`accelerazione del Pil le stime contenute nel Def potranno essere migliorate. Perché mai Bruxelles dovrebbe dire no alla cancellazione delle tassesullaprima casa?". È la domanda retorica del ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, con cui in un'intervista a Il Messaggero spiega come ci siano più margini di manovra per tagliare le imposte "non solo sulla casa".

Padoan sostiene che l'abolizione delle tasse sulla prima casa ci sarà e le coperture sono già in piedi così come le condizioni dei conti pubblici perché l'Unione Europea non possa opporsi al provvedimento. 

Per l'Imu, così come in generale per il programma di riduzione del peso fiscale del governo, aggiunge Padoan, "l'esigenza di coperture nuove verrà soddisfatta con tagli di spesa, minori costi per interessi sul debito e maggiori introiti fiscali indotti dalla crescita". E, precisa, "tagliare non vuol dire solo cancellare. La revisione serve anche a rendere la spesa più efficiente, con risultati che possono essere sorprendenti sul piano dei risparmi e della riduzione degli sprechi".    

Intervistato anche da Qn, il ministro aggiunge che le misure sull'Ires "sono ancora in discussione, certo ci sarà un'attenzione particolare sul Mezzogiorno tenendo conto dei limiti della disciplina Ue sugli aiuti di Stato. Stiamo valutando diverse ipotesi".

Per quanto riguarda poi l'ultimo dato sul Pil, cresciuto dello 0,7%, questo "non ci ha sorpresi - rivela il Ministro - eravamo coscienti di aver fatto una previsione prudente". "Ora - prosegue - stiamo lavorando all`aggiornamento delle stime del Def e in quel contesto potremmo registrare un miglioramento. Ci ha invece sorpresi la crescita dell'occupazione. Perché è cresciuta più di quanto ci saremmo aspettati in relazione all'andamento del Pil. Evidentemente il combinato disposto tra riforma del lavoro e decontribuzione per i nuovi assunti ha cominciato a fare effetto".

Il ministro poi sintetizza la nuova strategia del governo ribadendo che si articola nel "completamento delle riforme strutturali, ulteriore sostegno agli investimenti, accelerazione del taglio delle tasse in sintonia con il miglioramento del Pil".Padoan non vuole entrare nel dibattito politico, ma rimarca che la "strategia economica del governo" si basa su un orizzonte di legislatura, quindi "un'interruzione avrebbe ripercussioni negative sull'efficacia delle misure".