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ECONOMIA

Question time al Senato

Padoan: aggiustamento dello 0,2% del Pil, l'Iva non si tocca, un miliardo dalle misure anti-evasione

Dopo la lettera di ieri all'Unione europea, il ministro dell'Economia ribadisce: le misure sono necessarie e saranno prese entro aprile. Una procedura di infrazione dell'Ue nei confronti dell'Italia sarebbe allarmante.  Sul sito del Mef  il documento inviato all'Ue
 

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L'aggiustamento dei conti pubblici richiesto all'Italia dall'Unione europea non porterà a un inasprimento dell'Iva. Il governo punta infatti ad ottenere un miliardo di euro di maggiori entrate con misure anti evasione già sperimentate, mentre "sono esclusi interventi sull'aliquota Iva e sulle agevolazioni fiscali", dice il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, al question time al Senato. Sono esclusi anche "ulteriori round di voluntary disclosure".

Aggiustamento vale 0,2% del Pil ed è indispensabile
L'aggiustamento che il governo si appresta a varare su indicazione europea è pari allo 0,2% del Pil, precisa Padoan, ed è "indispensabile". Non si tratterà, spiega di una manovra estemporanea "ma di misure bilanciate anche di sostegno". Il deficit dunque per il 2017 "è atteso in calo al 2,1% del Pil". Il governo aveva indicato nel Documento programmatico di Bilancio un deficit al 2,3% per quest'anno.

Misure entro aprile ma possibili anche prima
Si tratta, prosegue il ministro, "di una riduzione necessaria dell'indebitamento netto strutturale: l'aggiustamento si compone per circa un quarto da tagli di spesa selettivi, per tre quarti da misure sulle entrate". E "queste misure verranno adottate al massimo entro la fine di aprile. E' molto probabile che saranno prese anche prima di questa scadenza. Realisticamente le misure di lotta all'evasione saranno adottate verso la fine di questo periodo anche per tenere conto della necessaria approvazione della Commissione e del Consiglio", spiega Padoan.

Procedura d'infrazione allarmante, costi più alti
"L'ipotesi di procedura di infrazione è estremamente allarmante, comporterebbe una riduzione di sovranità nella politica economica e costi ben superiori per la finanza pubblica del Paese a seguito del probabile aumento dei tassi di interesse", avverte il ministro dell'Economia. 

Generali, governo guarda a italianità e profittabilità
"Confermo che il governo guarda con molta attenzione all'attività di istituti finanziari italiani così importanti, guardando sia all'italianità sia alla capacità di questi istituti di avere attività internazionale profittevole, che sono due cose non in contrasto ma che si consolidano a vicenda", risponde Padoan a un'interrogazione parlamentare su Generali.

Moscovici: obiettivo Eurogruppo evitare procedure infrazione
L'obiettivo dell'Eurogruppo è "evitare procedure di infrazione": parola di Pierre Moscovici, commissario Ue agli Affari economici e finanziari, il giorno dopo la risposta dell'Italia alle richieste Ue di chiarimenti sul deficit 2017. "Con il mio interlocutore quotidiano Pier Carlo Padoan - ha detto durante la presentazione del suo libro 'S'il est minuit en Europe'- abbiamo sempre cercato soluzioni e impegni comuni. L'euro è una cosa troppo seria per lasciarlo solo a Francia e Germania. Sarebbe assurdo da parte della Commissione tenere da parte l'Italia, è la terza economia europea". Sul debito italiano "ci sono regole che conosciamo e che vanno rispettate, ma sono nell'Eurogruppo da 5 anni, prima come ministro e poi come commissario e l'obiettivo che condividiamo è che non vogliamo procedure di infrazione".