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MONDO

La vicenda

Pakistan, si aggrava il bilancio dell'attacco alla scuola di Peshawar: 148 morti

Un commando ieri ha fatto irruzione nella scuola di Peshawar. Uccisi gli assalitori. Arriva la rivendicazione choc dei miliziani: "Dovete provare il nostro stesso dolore"

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(Ap photo)
Continua ad aggravarsi il bilancio dell'attentato compiuto ieri dai talebani contro la scuola militare di Peshawar, in Pakistan. Le vittime sono salite a 148, dopo la morte, nella notte, di alcuni feriti tra i membri dello staff dell'istituto. Il numero degli studenti uccisi rimane fermo a 132.

La vicenda
A Peshawar, ieri un commando di talebani ha attaccato la scuola. Diverse ore dopo l'inizio dell'attacco, l'operazione dell'esercito pakistano per riconquistare il controllo della scuola si è conclusa e gli uomini del commando sono stati uccisi.

Dove è accaduto 
Teatro dell'attacco Peshawar, la principale città nel nord-ovest del Paese. Nel mirino dei terroristi la scuola Warsak Road (dal nome della strada dove si trova) che fa parte del Sistema di Scuole e College pubblici gestiti dall'esercito pakistano. Si tratta di una rappresaglia per l'offensiva dell'esercito in Nord Waziristan, la zona tribale al confine con l'Afghanistan dove si trovano le roccaforti talebane, non lontana da Peshawar.

Le ragioni dell'attacco 
"Abbiamo scelto con cura la scuola militare perché il governo ha preso di mira le nostre famiglie, e le nostre donne. Vogliamo far provare loro (ai militari) il nostro stesso dolore", ha spiegato Muhammad Umar Khorasani, portavoce del Movimento dei Talebani del Pakistan. La scuola è stata scelta proprio perché frequentata dai figli di alti ufficiali, ha precisato  Muhammad Umar Khorasani che ha aggiunto di aver dato l'ordine di sparare a tutti gli studenti adulti, ma di non toccare i più piccoli.

Talebani afghani "scioccati" dall'eccidio
"L'uccisione intenzionale di persone innocenti, bambini e donne, è contro i principi fondamentali dell'Islam, e questo criterio deve essere considerato da tutti i partiti islamici e dai governi". Arriva attraverso una nota del leader dei talebani afghani la condanna per l'attentato alla scuola di Peshawar.

Una presa di distanza per certi versi sorprendente. I due gruppi talebani, seppur operanti in territori confinanti ma diversi, sono infatti alleati e mirano a rovesciare i loro rispettivi governi e stabilire uno stato islamico. Zabihullah Mujahid, il leader afghano, ha quindi voluto esprimere le sue condoglianze alle famiglie dei bambini uccisi nell'attacco dicendo di "condividerne la tristezza".