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POLITICA

Il nodo del subappalto

Dl Semplificazioni, Draghi vede i sindacati: tolto il massimo ribasso, confronto costante

Fonti di Palazzo Chigi: con i sindacati il confronto sul Pnrr sarà costante. I decreti Semplificazioni e Recovery sono da approvare entro maggio per non perdere la prima tranche di aiuti, i fondi vanno spesi entro il 2026

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E' terminato l'incontro a Palazzo Chigi del premier Mario Draghi e dei ministri Orlando, Giovannini e Brunetta con i sindacati sul decreto Semplificazioni. Presenti per la Cgil il segretario generale Maurizio Landini, per la Uil il segretario generale Pierpaolo Bombardieri e per la Cisl il segretario confederale Ignazio Ganga.

I ministri Andrea Orlando del Pd e Roberto Speranza di Leu avevano chiesto stamane in cabina di regia un confronto con le parti sociali prima dell’approvazione in Consiglio dei ministri delle norme che riguardano i subappalti. 

Il fulcro della proposta che il governo avrebbe presentato ai sindacati è la proroga dell'attuale soglia del subappalto al 40% oltre l'attuale termine del 30 giugno 2021. I sindacati avevano contestato l'idea di una liberalizzazione totale del subappalto così come previsto nella prima bozza del decreto. 

Sindacati:  positivo incontro con Draghi, via il massimo ribasso
Cgil, Cisl, Uil giudicano positivamente l'incontro svoltosi, oggi pomeriggio, con il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e con i ministri Orlando, Giovannini, Brunetta e il sottosegretario Garofoli. "Dal testo del dl Semplificazioni è stato espunto ogni riferimento all'inaccettabile principio del massimo ribasso. Sulle norme relative al subappalto si è convenuto di avviare, gia' nella serata odierna,  un tavolo tecnico di approfondimento, per quanto ci riguarda con l'obiettivo di garantire trattamenti economici e normativi di sicurezza sul lavoro a tutti i lavoratori coinvolti. E' stato assunto, poi, un impegno per la riduzione delle stazioni appaltanti. Con riferimento alla governance del Pnrr, il Governo ha affermato la disponibilità alla partecipazione delle parti sociali. Abbiamo riconfermato la proposta da noi avanzata e indicato la necessita' di prevedere sulle riforme un sistema di confronto preventivo" si legge nella nota.

"Cgil, Cisl, Uil attendono che quanto convenuto nel corso dell'incontro venga recepito nel testo definitivo. La mobilitazione ed il confronto messi in atto, in questi giorni, a livello nazionale, di territorio e di categorie da Cgil, Cisl, Uil hanno consentito di ottenere questi primi importanti risultati. L'iniziativa di domani davanti a Montecitorio darà continuità a
questo impegno del Sindacato confederale e delle lavoratrici e dei lavoratori sul terreno della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, per la salvaguardia dei livelli occupazionali, per nuove politiche industriali e per riaprire il confronto per estendere il blocco dei licenziamenti come da noi richiesto nel corso dell'incontro di oggi" concludono i sindacati.

Palazzo Chigi conferma: non ci sarà "massimo ribasso" 
Non è previsto alcun allargamento della pratica del massimo ribasso. E' quanto spiegano fonti di Palazzo Chigi confermando che il premier Mario Draghi ha assicurato ai sindacati che il principio del massimo ribasso per i bandi di gara degli appalti è stato stralciato. 

Con i sindacati il confronto sul Pnrr sarà costante 
Il confronto con i sindacati resta costante. Anche dopo la giornata di oggi, ci sarà modo di confrontarsi sui vari provvedimenti che compongono il Pnrr. La governance prevede infatti la costituzione di un tavolo permanente a Palazzo Chigi per il partenariato economico-sociale. I sindacati possono essere coinvolti nella Cabina di Regia. E' quanto spiegano fonti di governo in merito all'illustrazione del dl Recovery fatta da Mario Draghi ai sindacati. 

Decreti da approvare entro maggio, fondi vanno spesi entro il 2026
L'accordo con la Commissione Europea è di approvare questi due decreti entro la fine di maggio. Questo è fondamentale per poter accedere al più presto alla prima tranche dei fondi. E' quanto, sempre secondo fonti di Palazzo Chigi, è stato sottolineato dal premier Mario Draghi nel corso dell'incontro con i sindacati. Il capo del governo ha inoltre ricordato come fondi del Pnrr vanno spesi necessariamente entro il 2026. E - è stato il suo messaggio - in Italia c'è molto da cambiare per essere sicuri che questo avvenga.