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ITALIA

Potenza

Petrolio in Basilicata, verso archiviazione per il sottosegretario De Filippo

 La richiesta di archiviazione, secondo quanto si apprende, potrebbe essere trasmessa al gip già nei prossimi giorni

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 Va verso una rapida definizione con richiesta di archiviazione - secondo quando apprende l'ANSA - la
posizione del sottosegretario alla salute Vito De Filippo (Pd), indagato nell'inchiesta sul petrolio in Basilicata per il reato di corruzione per induzione a fini elettorali. La richiesta di archiviazione potrebbe essere trasmessa al gip già nei prossimi giorni. 

Il sottosegretario De Filippo si è presentato negli uffici della procura di Potenza ed ha chiesto di essere interrogato. Ha risposto alle domande dei pm, chiarendo tutti gli aspetti che ne hanno determinato l'iscrizione nel registro degli indagati. Gli si muovono addebiti legati ad un presunto 'scambio' di favori con l'ex sindaco di Corleto Perticara (Potenza) Rosaria Vicino (Pd): quest'ultima, alla vigilia di una consultazione elettorale, avrebbe 'spinto' in paese per persone della corrente di De Filippo, in cambio dell'interessamento di quest'ultimo per l'assunzione di un figlio della stessa Vicino, in un'azienda impegnata nelle estrazioni petrolifere. 

Il sottosegretario, durante l'interrogatorio, ha spiegato tutti i passaggi della vicenda, compreso il senso di alcune intercettazioini telefoniche, al punto - secondo quanto è trapelato - che molto presto i pm chiederanno l'archiviazione della parte di inchiesta che lo riguarda.

La notizia che De Filippo fosse indagato nell'inchiesta sul petrolio in Basilicata è stata pubblicata stamani da "La Repubblica" e dall'edizione della Basilicata del "Quotidiano del Sud". 

Intanto c'è attesa per le prossime tappe dell'inchiesta: venerdì riprenderà l'udienza del Tribunale del Riesame, con la richiesta dell'Eni di dissequestrare due vasche del Centro Oli di Viggiano (Potenza) e il pozzo di reiniezione "Costa Molina 2", a Montemurro (Potenza). Nello stesso palazzo di via Nazario Sauro, sempre venerdì (probabilmente nel pomeriggio) arriverà, per essere ascoltato dal "pool" potentino come persona indagata per abuso d'ufficio, Giuseppe De Giorgi, Capo di Stato maggiore della Marina. Proprio il nome dell'ammiraglio è al centro di un dossier anonimo - inviato alla Procura di Potenza, alla Procura militare, al Governo, ad alcuni quotidiani e ed altri destinatari - su presunte "spese folli e festini" a bordo di una nave da lui comandata. Tutte accuse che, in una nota, la Marina ha rispedito al mittente: "I fatti contenuti nel dossier anonimo comparso sugli organi di stampa, forse dettati dall'autore per tutelarsi dal reato di calunnia, sono totalmente inesistenti".