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ECONOMIA

Sì della commissione Affari Istituzionali del Senato

Pier Carlo Padoan nuovo presidente dell'Istat

Parere favorevole con venti voti a favore, due contrari e una scheda bianca. Il 16 gennaio la nomina era saltata perché mancava un voto per raggiungere il quorum necessario

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Pier Carlo Padoan
Roma
Dopo non avercela fatta per un voto lo scorso 16 gennaio, è arrivato il parere favorevole della commissione Affari istituzionali alla proposta formulata dalla presidenza del Consiglio di nominare il professor Pier Carlo Padoan come presidente dell'Istat.

Il parere e' stato espresso a maggioranza qualificata con venti voti a favore, due contrari e
una scheda bianca. Nella precedente votazione la proposta del governo era stata respinta perche' in Commissione non si era raggiunto il quorum imposto dalla legge. 

Chi è Padoan
Incarichi di consulente della Banca Mondiale, della Commissione Europea e della Banca Centrale Europea e poi il ruolo di Vice Segretario Generale dell’Ocse l’1 giugno 2007, e due anni più tardi viene anche nominato Capo Economista, mantenendo entrambe le cariche. Prima di approdare all'Istat il curriculum di Pier carlo Padoan vanta quindi numerosi incarichi di prestigio. Oltre che capo del Dipartimento di Economia, è stato anche il rappresentante dell’Ocse al G20 Finanza e a capo della Risposta Strategica, della 'Green Growth and Innovation Initiative' dell’organizzazione. Prima di sbarcare a Parigi, Padoan è stato professore di Economia all’Università La Sapienza di Roma e direttore della Fondazione Italianieuropei, un think-tank politico che si occupa di temi economici e sociali. Tra il 2001 e il 2005 ha ricoperto il ruolo di Direttore esecutivo per l’Italia del Fondo monetario internazionale con responsabilità su Grecia, Portogallo, San Marino, Albania e Timor Est, mentre dal 1998 al 2001 è stato consigliere economico presso la presidenza del Consiglio dei ministri, collaborando con i premier Massimo D’Alema e Giuliano Amato, e responsabile per il coordinamento della posizione italiana nei negoziati dell’ Agenda 2000 per il bilancio Ue, l’Agenda di Lisbona, il Consiglio Europeo, gli incontri bilaterali e i vertici del G8. Dal 1992 al 2001 ha anche insegnato al College of Europe ed è stato visiting professor in Italia, Argentina, Giappone, Polonia e Belgio.