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POLITICA

Pisapia: costruire insieme una casa comune

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"C'è bisogno di una casa comune, con idee diverse, ma capace di marciare insieme perché se no si perde. Mentre insieme si vince e si può cambiare il Paese, si può cambiare il rapporto con i padroni con chi usa violenza". Lo ha detto Giuliano Pisapia durante il suo intervento al teatro Brancaccio di Roma dove lancia il "Campo progressista". "Ci può essere una nuova classe dirigente che non chiederà mai la rottamazione, ma chiederà a noi di stare dalla loro parte", ha detto.

Ricordando le sue varie esperienze, ha detto che "per me è importante, avendo i capelli bianchi, che ci fosse una modalità di lavoro che anche nell'organizzazione di una giornata, partisse dal basso, dai giovani, da chi vive la crisi", ha sottolineato. "Il messaggio più forte è vedere tante donne e uomini che cercano disperatamente e con la forza della volontà di andare avanti per costruire una casa comune, capace di dialogare e marciare insieme, uscire dalle schemi del passato, riconoscendo gli errori".

Politica è attività di volontariato
"Io credo che la politica sia un'attività di volontariato" e che "l'onestà sia il presupposto per la partecipazione alla politica". E poi: "Io non sono in campo, il campo lasciamolo ai calciatori. Io sono a disposizione. Noi che crediamo alla buona politica ci mettiamo a disposizione, ognuno per la propria posizione".

Nessuno da solo o con pochi amici cambia il Paese
"Nessuno da solo, con pochi amici con cui è cresciuto, può pensare di cambiare e percepire i bisogni del Paese. Se solo ripensassero a confrontarsi con l'associazionismo e con la base, se solo credessero che i rapporti con i sindacati sono una ricchezza, capirebbero che nell'alterità ci sono soluzioni. Invece il metodo è stato diverso: si è deciso che confrontarsi è perdita di tempo". Questo il messaggio lanciato al Pd di Renzi da Pisapia. E aggiunge: "Il giorno delle primarie loro (il Pd ndr) devono sapere se vogliono appoggiarsi al nuovo centrosinistra o all'Ncd, Alfano e Verdini. Il nuovo centrosinistra non è compatibile con il nuovo centrodestra".