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POLITICA

La fase due del Job Act

Job Act, Poletti accelera: "Ddl lavoro entro il 2014 poi subito a regime"

Entro luglio l'approvazione a Palazzo Madama, poi a settembre la discussione alla Camera. Il ministero si sta già attrezzando, assicura Poletti, per i decreti attuativi

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Roma
Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti accelera sull'approvazione del disegno di legge delega sul lavoro. Si tratta della fase due del Jobs act, dopo l'approvazione del dl su contratti a termine e apprendistato. Il testo in discussione al Senato, si compone di due capi e sei articoli e prevede la riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, di riordino dei rapporti di lavoro e di sostegno alla maternità e alla conciliazione. "Una riforma strutturale - spiega Poletti - uno di quei cambiamenti radicali che il presidente del consiglio Renzi dice che bisogna fare e anche in fretta. La legge delega è immaginabile che si chiuda entro la fine dell'anno e se ciò accadesse noi saremo in grado di metterla rapidamente a regime".

Comunque, ha aggiunto il ministro, "credo che si stia camminando in maniera veloce perché già oggi il presidente della Commissione Lavoro del Senato ha dichiarato l'intenzione di chiudere la parte di discussione e l'approvazione a Palazzo Madama del testo di legge delega entro luglio, quindi se ciò accadrà significa che già a settembre si potrà avere in Aula alla Camera lo stesso testo e quindi farlo camminare velocemente".

Naturalmente, ha aggiunto il titolare del Lavoro, "se nel merito le posizioni interne alla maggioranza e in Parlamento saranno sufficientemente vicine si potranno evitare più passaggi parlamentari, quindi io credo che sia possibile farlo velocemente".

Il Ministero si sta "attrezzando, nel senso che stiamo lavorando per predisporre tutti gli elementi per la stesura dei decreti attuativi della delega e questo per non aspettare i tempi della predisposizione e - ha sottolineato - faremo un lavoro preparatorio che ci metterà in condizione di agire rapidamente appena il Parlamento approverà la legge delega".