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ITALIA

Il Pm: "Si allontanò volontariamente, archiviare il caso"

Risolto giallo della scomparsa del fisico Ettore Majorana. Per Procura Roma: era vivo e in Venezuela

Le tracce dello scienziato, tra i ragazzi di via Panisperna, sono state trovate nella città venezuelana di Valencia dove avrebbe vissuto sicuramente tra il 1955 e il 1959. Se ne erano perse le tracce a fine anni 30. Si ipotizzò il suo suicido o un omicidio. In Venezuela si sarebbe fatto chiamare signor Bini

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"La scomparsa di Majorana" resta un enigma. Per la Procura di Roma, il geniale scienziato catanese Ettore Majorana si allontanò "volontariamente" nel 1938 (quando aveva 32 anni) e, quindi, il caso è da archiviare. Le indagini dimostrano che tra il 1955 e il 1959, il fisico del gruppo dei Ragazzi di via Painisperna era vivo e si trovava, volontariamente nella città venezuelana di Valencia. Quindi, secondo la Procura, il fisico non fu né ucciso né si suicidò. Ma la fine del fisico - la cui storia fu anche immortalata in un romanzo di Leonardo Sciascia del 1975 - resta un mistero. 

La richiesta di archiviazione
Nel provvedimento di richiesta di archiviazione, firmato dall'aggiunto Pierfilippo Laviani, si sottolinea che si può escludere, comunque, la "sussistenza di condotte delittuose o auolesive della vita o contro la libertà di determinazione e movimento di Ettore Majorana" e si conclude perciò che lo scienziato "si sia trasferito volontariamente all'estero, permanendo in Venezuela, almeno, nel periodo tra il 1955 ed il '59".

La testimonianza di Francesco Fasani
Alla base della decisione dei pubblici ministeri c'è la testimonianza di Francesco Fasani, un ex emigrato in Sud America deceduto alcuni anni fa, e l'intervista che lo stesso rilasciò nel dicembre del 2008 alla trasmissione Rai "Chi l'ha visto?". In particolare Fasani, un meccanico con affari a Valencia in Venezuela, ha raccontato agli investigatori della polizia giudiziaria ed al magistrato di aver conosciuto ed essere entrato in confidenza con un uomo che si faceva chiamare Bini e dopo aver saputo da un maggiorente della comunità italiana che questo soggetto era Ettore Majorana, di aver preso una cartolina firmata da Quirino Majorana, zio dello stesso studioso, dall'auto del signor Bini e risalente al 1920.  

Il signor Bini, ovvero Ettore Majorana
A parere degli inquirenti, c'è stata "perfetta sovrapponibilità delle immagini - si spiega - addirittura nei particolari anatomici quali la fronte, il naso, gli zigomi, il mento e le
orecchie, queste ultime anche nella inclinazione rispetto al cranio". Resta l'interrogativo rispetto alle notizie ufficiali che potevano provenire dal Venezuela. L'autorità giudiziaria non ha potuto svolgere alcun tipo di accertamento "in loco" per "riscontrare eventuali tracce della presenza" in Venezuela di Majorana.