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MONDO

Gentiloni: valutiamo " misure" per giungere alla verità

Regeni, il vicecancelliere tedesco: casi così preoccupano e spaventano

Il presidente al Sisi ribadisce di essere pronto alla "piena trasparenza" mentre, accanto al presidente francese Francois Hollande cui guarda per ottenere un appoggio politico-economico dell'asse franco-tedesco, torna a parlare di forze "malvagie" che cercano di scuotere il Paese, di "farlo sgretolare con effetti inimmaginabili"

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L'Egitto chiede all'Italia di allentare la pressione 'politica' sul Cairo e i suoi investigatori sulla vicenda Regeni. Con il presidente al Sisi che ribadisce di essere pronto alla "piena trasparenza" mentre, accanto al presidente francese Francois Hollande cui guarda per ottenere un appoggio politico-economico dell'asse franco-tedesco, torna a parlare di forze "malvagie" che cercano di scuotere il Paese, di "farlo sgretolare con effetti inimmaginabili".

Nel timore, forse, che nuovi passi dell'Italia, dopo il ritiro dell'ambasciatore, possano anche 'colpire' il turismo ed i viaggi nella Terra dei Faraoni. Hollande - accusato dagli americani del Nyt di aver tenuto finora un "vergognoso silenzio" sul caso Regeni - e' accanto a lui e non perde tempo nel sottolineare che della vicenda "ne ha
parlato" con il presidente egiziano. Così come ha affrontato - dice - anche la vicenda di Eric Lang, un francese morto in circostanze controverse in un commissariato del Cairo nel 2013.

Hollande ad al Sisi lista con 15 casi di violazione diritti umani
Il presidente francese François Hollande ha consegnato al suo omologo egiziano Abdel Fattah al sisis "una lista con 15 casi" di presunte violazioni dei diritti umani in Egitto, mentre è in corso il secondo giorno della sua visita ufficiale al Cairo. Lo ha riferito una fonte dell'entourage del presidente, senza fornire ulteriori precisazioni.

"La Francia ha ancora dei principi, delle regole, dei valori", ha detto da parte sua l'inquilino dell'Eliseo, sottolineando l'importanza di garantire "sicurezza e sviluppo". "E 'il senso del rapporto che abbiamo stabilito con l'Egitto", ha aggiunto Hollande, citando "il contesto del Medio Oriente" segnato da "un terrorismo che colpisce questa regione, ma anche in Europa".

"L'Europa e il Medio Oriente hanno bisogno di lavorare insieme per risolvere le crisi, questo è ciò che fanno l'Egitto e la Francia", ha insistito. Il presidente francese ha inoltre assicurato ad al Sisi la sua volontà di rafforzare le relazioni economiche tra i due Paesi. "Sono in gioco scambi, crescita, commercio, investimenti, ma anche stabilità, sicurezza, sviluppo, non soltanto dell'Egitto ma di tutta la regione. E' questo il senso che voglio dare a questo incontro", ha affermato Hollande, inaugurando con la controparte un forum di imprese.

"La Francia è il sesto più grande investitore straniero in Egitto" e "intendiamo salire ulteriormente alcuni gradini", ha detto il capo di Stato francese, accompagnato da una trentina di dirigenti d'azienda.

Gentiloni: stiamo valutando 'misure da prendere'
Nella ricerca di chi ha torturato a morte Giulio Regeni non c'è intanto nulla di nuovo. E quelle "importanti novità", annunciate da un quotidiano e attribuite al ministero degli Esteri, vengono smentite categoricamente dal portavoce. Che però non smentisce un altro passaggio delle parole a lui attribuite dai media: la richiesta "alla parte italiana di allontanare le pressioni politiche dal caso" dato che bisogna "lasciare che gli apparati competenti proseguano la loro missione".

"Le relazioni forti e numerose fra i due paesi non devono essere scosse da questo incidente", ha sostenuto il portavoce. In una conferenza stampa con Hollande, il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi ha rinnovato le condoglianze alla famiglia di Regeni e ha sostenuto che le accuse agli apparati egiziani puntano "a far cadere la polizia".

La richiesta di allentare la pressione sull'Egitto arriva una settimana dopo la conferma del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni che l'Italia, "nei prossimi giorni", valuterà quali sono le altre "misure da prendere" per ottenere una maggiore collaborazione e impegno nelle indagini sul caso dopo il richiamo a Roma per consultazioni dell'ambasciatore d'Italia al Cairo, Maurizio Massari, disposto l'8 aprile. Come evocato anche dal presidente della Commissione Esteri del Senato, Pier Ferdinando Casini, l'Italia potrebbe inserire l'Egitto nella 'lista nera' dei paesi pericolosi compilata dalla Farnesina, sconsigliandolo così come meta per i turisti e ricercatori.

Hollande ha rivelato che con Sisi ha parlato di diritti umani, del caso Regeni e di quello di Lang. Ma al Cairo è per tutt'altra ragione, per una missione fino a martedì sotto il segno degli affari. E' la sua seconda in Egitto dopo quella fatta in il 6 agosto per l'inaugurazione del raddoppio parziale del Canale di Suez, in splendente isolamento rispetto agli altri leader occidentali.

Alla testa di oltre 60 uomini di affari, Hollande è arrivato in una capitale imbandierata di tricolore francese e presenziera' alla firma di una trentina di accordi politici ma soprattutto economici nei campi dell'energia, infrastrutture e turismo a rinforzo di uno scambio commerciale da 2,6 miliardi di euro l'anno. Indiscrezioni dei media segnalano anche l'imminente acquisto di un satellite militare e quattro da navi da guerra per oltre un miliardo di dollari dopo gli accordi gia' raggiunto per 24 caccia tipo "Rafale" e una portaelicotteri "Mistral" in arrivo quest'estate.

Gabriel: casi così preoccupano e spaventano
"Le notizie sulle crescenti violazioni sui diritti umani, casi come quelle sul caso del cittadino italiano, ci spaventano e provocano in noi grande preoccupazione, danneggiando fra l'altro l'immagine dell'Egitto". Lo ha detto oggi, il vicecancelliere tedesco Sigmar Gabriel, nel corso della sua visita al Cairo, commentando il caso Regeni.

Gabriel, forte di uno interscambio da 5 miliardi di euro, si è presentato con addirittura 120 investitori e, secondo l'agenzia Mena, ha dichiarato il sostegno di Berlino all'Egitto a livello politico ed economico dato che Sisi merita "ammirazione".