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POLITICA

Enews settimanale

Renzi: referendum sfida decisiva per l'Italia, vinceremo senza evocare paure

Nella Enews settimanale il premier parla anche degli ultimi sanguinosi fatti di cronaca: "Tutti insieme dobbiamo combattere la cultura dell'odio e del disprezzo. Respingere l'odio, l'insulto, la discriminazione. Respingere la paura dell'altro, da Dallas a Baghdad, da Dacca a Fermo". Sulle banche: "I problemi di qualche istituto sono facilmente risolvibili"

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Referendum sulle riforme istituzionali, lotta al razzismo e alla violenza, banche: sono molti i temi toccati da Matteo Renzi nella E-news di questa settimana. "Se riusciamo a parlare di contenuti, l'Italia dice Sì" al referendum costituzionale, scrive il premier. "E allora - come sempre, più di sempre - io chiedo il vostro aiuto. Per vincere questa sfida, che è decisiva per l'Italia, abbiamo bisogno che ciascuno di voi si metta in gioco. Il referendum dovete personalizzarlo voi, con il vostro impegno".

Vincere il referendum senza evocare la paura del No
"Cresce l'attenzione anche oltre confine per il referendum. Dopo che i britannici hanno votato per la Brexit e accortisi di ciò che hanno fatto, cercano di inventarsi qualche soluzione di ripiego, i commentatori internazionali mettono nel mirino il referendum del nostro Paese", afferma Renzi. Si sottolineano i rischi di un'eventuale vittoria del NO, cui si è aggiunto in queste ore Massimo D'Alema. Allarmi forti e chiari, anche comprensibili. Ma non vinceremo questo referendum evocando la paura del NO".

Combattere insieme la cultura di odio e disprezzo, sfida impegnativa
"Tutti insieme dobbiamo combattere la cultura dell'odio e del disprezzo. Respingere l'odio, l'insulto, la discriminazione. Respingere la paura dell'altro, da Dallas a Baghdad, da Dacca a Fermo. Una sfida che fa tremare i polsi, tanto è alta e impegnativa. Ma anche una di quelle sfide che danno alla politica il significato più profondo della sua vocazione", scrive il premier in riferimento ai recenti, sanguinosi fatti di cronaca in Italia e all'estero.

"Il modo giusto per non dimenticare Cristian, Marco, Nadia, Claudia, Adele, Simona, Vincenzo, Maria e Claudio è difendere questi valori. Il modo giusto per ricordare queste persone non è rinchiudersi nella paura, ma vivere con ancora più intensità. La strategia di morte dei terroristi va rifiutata ogni giorno, ogni istante. Ma va combattuto l'odio a tutti i livelli".  Poi: "L'Italia non lascerà sole queste famiglie. Perché noi siamo una famiglia di famiglie".

"È stata - prosegue ancora il premier -  davvero una settimana difficile. Pensate ai bambini saltati in aria al mercato di Baghdad in un attentato che ha fatto più di cento vittime. O ai cinque poliziotti uccisi a Dallas dai cecchini mentre garantivano l'ordine a una manifestazione contro le violenze della polizia, le cui immagini rimbalzano in queste ore da un lato all'altro del pianeta". 

Banche, "problemi facilmente risolvibili" 
Sulle banche "confermo ciò che ho detto: il fatto di non essere intervenuti tra il 2011 e il 2013, quando ancora si poteva fare, è stato un errore. Ma adesso i problemi di qualche banca italiana sono agevolmente risolvibili", sostiene il presidente del Consiglio. "Il nostro interesse è salvaguardare i correntisti e i risparmiatori delle banche italiani e liberare gli istituti di credito dalle sofferenze e dagli incagli che impediscono il credito alle piccole e medie imprese e alle famiglie".   

Passo dopo passo sblocchiamio l'Italia. Accelerare sulle incompiute 
 ''Io capisco chi urla, chi protesta, chi si lamenta, chi dice che sono tutti uguali. Ma noi andiamo avanti, passo dopo passo, un pezzettino alla volta, a sbloccare l'Italia. A restituirle orgoglio e passione perché con l'orgoglio e la passione le cose si fanno. E l'Italia che dice sì è molto più tenace di chi urla e sa solo lamentarsi". 

"Nelle prossime settimane ho chiesto di accelerare sulle opere incompiute", annuncia Renzi. "Il 28 luglio inauguriamo il Quadrilatero, opera fondamentale nell'Italia centrale, oggetto di tante polemiche e scandali. Il 29 luglio andiamo a inaugurare il Museo Archeologico di Taranto e naturalmente affronteremo anche le questioni legate a Ilva oltre che al Porto. E ve lo dico con anticipo così non prendete impegni: il 29 ottobre inaugureremo anche la Nuvola di Fuksas all'Eur, altra opera ferma per decenni, purtroppo, bloccata da assurdi ritardi, ma fondamentale per il rilancio del turismo congressuale in Italia e a Roma".