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POLITICA

Governo&riforme

Renzi: "Voglio un'Italia libera dal potere di rendita dei soliti noti"

Così il presidente del Consiglio nel testo di presentazione del mini-sito dedicato ai mille giorni. Le riforme strutturali, aggiunge il premier "devono essere fatte non perchè ce lo chiede l'Europa, ma perchè sono l'unica possibilità per l'Italia"

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"Guardiamo negli occhi tutti, ma non guardiamo in faccia nessuno. Se l'Italia deve cambiare, nessuno può chiamarsi fuori. Nessuno può tirarsi indietro. Vale per tutti i settori". Lo scrive il premier Matteo Renzi nel testo di presentazione del mini-sito dedicato ai mille giorni, un 'diario di bordo' dedicato ai Mille Giorni che verrà presentato nel pomeriggio in conferenza stampa. L'Italia, spiega il premier deve diventare "libera dalle pastoie burocratiche e dal potere di rendita dei soliti noti". Un paese "che finalmente fa le riforme, dopo averle ossessivamente discusse (e rinviate) per anni".

"Alla fine avremo un Paese più coraggioso"
"I mille giorni - dice ancora Renzi - sono una occasione ghiotta per la politica: dimostrare che le riforme si possono fare". "Questo è il Paese che è apparso sulla scena internazionale come il Paese dei veti. Dei no, non si può. Delle lungaggini e delle procedure. Al termine di questo periodo - assicura - avremo un Paese più coraggioso, più semplice, più competitivo. E dunque una politica più credibile". "Passo dopo passo - si legge ancora - riporteremo l'Italia al suo posto. A guidare l'Europa del coraggio, non a inseguire i fantasmi della paura". 

"Giocare in attacco e non in difesa"
Bisogna "cambiare alla radice, a partire dalle nostre istituzioni" avverte Renzi che da allenatore rilancia: "Dobbiamo giocare all'attacco, non in difesa. Scegliere il coraggio, non la paura. Questo è il nostro orizzonte: un mondo che chiede più Italia, un'Italia che si presenta libera dalle pastoie burocratiche e dal potere di rendita dei soliti noti. L'Italia che finalmente fa le riforme, dopo averle ossessivamente discusse (e rinviate) per anni". Le riforme strutturali, aggiunge Renzi "devono essere fatte non perchè ce lo chiede l'Europa. Ma perchè sono l'unica possibilità per l'Italia". "Se vogliamo tornare a essere quello che siamo sempre stati - sottolinea il premier - paradossalmente, bisogna cambiare".