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POLITICA

Il premier: "Il Pd non è il partito delle tasse"

Renzi: "Via la tassa sulla prima casa". Padoan: "La local tax ci aiuterà"

Il ministro dell'Economia spiega la rivoluzione del fisco annunciata dal premier: "Tassazione degli immobili rivista con l'introduzione della local tax". Berlusconi sfida Renzi: "Se taglio arriva lo voto"

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"La tassazione sugli immobili verrà rivista con l'introduzione della local tax che semplificherà la tassazione locale in una strategia di medio periodo". Il ministro dell'Economia Padoan spiega così la rivoluzione "copernicana" del fisco annunciata dal premier Renzi durante l'assemblea Pd.  

Un taglio delle tasse, ha promesso il Presidente del Consiglio, "senza precedenti": via l'Imu, poi nel 2017 giù Ires e Irap e a seguire nel 2018 interventi sugli scaglioni Irpef e sulle pensioni.

Intervistato da La Stampa il ministro delle Finanze ha ricordato che il premier "ha indicato un mix di politiche: taglio di tasse e investimenti, in un quadro in cui il debito scende e si rispettano le regole comuni".

Una promesso di taglio delle tasse a cui non crede la Lega Nord, Salvini attacca: "Ma Renzi pensa che siamo tutti scemi??? Oggi promette che toglierà l'Imu sulla prima casa (tolta dalla Lega e rimessa da loro) e l'Imu sui terreni agricoli, inventata da lui".  Scettico anche il leader di Fi Berlusconi, "è una delle solite promesse, le tasse sulla casa le abrogammo noi nel 2008". Poi lancia la sfida al premier: "C'è qualcuno che crede che lo possa fare davvero? Noi, lo dico ora, siamo pronti a votare quei provvedimenti se venissero presentati perché non siamo come la sinistra del tanto peggio tanto meglio".

Oltre al tema delle tasse il ministro Padoan affronta il tema della Grecia in un parallelismo con l'economia del nostro paese: per ora Padoan allontana l'ipotesi di chiedere, trascinati dall'accordo con Atene, più flessibilità all'Europa. "L'Italia si è guadagnata credibilità grazie alle riforme, non abbiamo bisogno della benevolenza di nessuno". 

Poi lancia un avvertimento: per la Grecia "il peggio è alle spalle ma il negoziato sulla terza tranche di aiuti comincia ora, la strada è lunga". Atene "deve ricostruire la sua credibilità. Se farà le riforme e farà buon uso delle risorse a disposizione, tornerà a crescere".