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POLITICA

La riforma costituzionale

Renzi: "Personalizzare lo scontro non è il mio obiettivo, ma quello del fronte del No"

Così il presidente del Consiglio sulla sua enews, facendo riferimento al referendum di metà ottobre 

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"Personalizzare lo scontro non è il mio obiettivo, ma quello del fronte del No che, comprensibilmente, sui contenuti si trova un po' a disagio: ma davvero vogliono mantenere tutte queste poltrone? Questo bicameralismo che non volevano nemmeno i costituenti e che furono costretti ad accettare per effetto dei veti incrociati? Questa confusione insopportabile sulla materia concorrente tra Regioni e Stato centrale che ha portato alla paralisi di cantieri, allo spreco di fondi europei, alla costante tensione istituzionale?". Lo scrive il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, sulla sua enews, riferendosi al referendum costituzionale di metà ottobre.

"Unioni civili per anni una promessa, oggi è una legge"
"Sulle unioni civili avete già letto tutto e il contrario di tutto. Per anni era una promessa elettorale, adesso è una legge: qui, in questo banale concetto, sta tutta la forza della novità del nostro governo. Noi le cose le facciamo, non le rinviamo", rivendica ancora una volta il premier, rivolgendo il suo pensiero a chi "oggi si sente parte di una nuova stagione di diritti. E io aggiungo di doveri".

"Nessuno come noi su abbassamento tasse"
"Tutti gli indicatori dicono che i cittadini non stanno notando nessuna discesa delle tasse. Eppure c'e', eppure e' evidente per gli addetti ai lavori, eppure nessun Governo ha fatto quanto noi sulle tasse", scrive poi il premier.

"Ieri, uscito dalla messa, mi sono fermato a parlare con il mio amico Gilberto, commercialista. 'Matteo, che soddisfazione. Ieri ho fatto vedere a alcuni clienti quanto risparmiano di Irap quest'anno. Non ci credevano!'. Effettivamente non ci credevano. E forse neanche adesso ci credono, purtroppo", aggiunge Renzi, che poi elenca tutti i provvedimenti del governo in materia fiscale: "Via l'Irap costo del lavoro. Via l'Imu e la Tasi sulla prima casa. I mitici 80 euro che tutti deridono ma che, alla fine dell'anno, sono 960 euro. Il credito di imposta al Sud. Il super-ammortamento al 140% per chi mette soldi in azienda anziché in tasca. Gli incentivi per chi assume. Via l'Imu e l'Irap agricola. Il canone Rai che passa da 113 euro a 100 euro. Le tasse locali che per legge non possono piu' aumentare. Bene - conclude - nonostante tutto questo, gli
italiani pensano che le tasse siano aumentate. Dove ho sbagliato".

"Bellezza e cultura contro muri e frontiere"
"La bellezza e la cultura, il capitale umano e la nostra identità saranno la carta da giocare per l'Italia nei prossimi mesi. Il mondo sembra impaurito, incerto. Noi diciamo scuole, non muri. Università e musei, non frontiere. Coraggio, non paura", sottolinea poi Renzi.

Il premier diffonde i numeri dell'operazione "bellezza@governo.it", che in una settimana ha visto arrivare 7.079 e-mail con cui i cittadini hanno segnalato luoghi del territorio da valorizzare: "C'è tempo fino alla fine di maggio per fare le segnalazioni: firmerò il decreto prima della pausa agostana e dovremo dare tempo agli esperti di fare le valutazioni sui singoli progetti".

Intanto Renzi rivendica i successi ottenuti a Pompei ("Un simbolo pazzesco del fatto che l'Italia ha cambiato verso"), e a Reggio Calabria, dove "grazie al Museo Archeologico che ospita i Bronzi di Riace sta cambiando qualcosa: sono felice innanzitutto per il bravo sindaco Giuseppe Falcomatà". Ma il governo "vuole coinvolgere in questa sfida globale anche le piccole grandi storie di provincia: la politica rimette al centro, finalmente, la cultura. Ma possiamo vincere solo se coinvolgiamo i cittadini".