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POLITICA

In vista del semestre italiano

Renzi: "Ue non ci fa pulci, siamo su stessa barca "

"Le riforme in Italia non sono una concessione all'Europa ma una priorità per il Paese": Renzi presenta alla Camera i temi in vista del Consiglio Europeo di domani a Bruxelles. Sul tavolo anche rilancio della competitività e i temi internazionali come la crisi in Ucraina 

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Lotta alla disoccupazione, rilancio della competitività, crisi in Ucraina ma anche e soprattutto la situazione economica in Italia. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi parla alla Camera in vista del Consiglio europeo del 20 e del 21 marzo a Bruxelles. Sulle riforme ribadisce che l'Italia non accetta compiti a casa, anzi li ha già fatti. "Non abbiamo paura di confrontarci con nessuno". E sulle riforme strutturali: "Il triplice sforzo dell'Italia non è una concessione all'Europa per ottenere margini di flessibilità ma la condizione di dignità del dibattito pubblico italiano. Concediamo a noi stessi di guardarci allo specchio convinti che manteniamo le promesse".

"È fondamentale che si esca dalla visione per cui l'Ue ci controlla i compiti o ci fa le pulci, l'Ue non è altro rispetto a noi. E se non saremo in grado di affermare che l'Italia e l'Europa - a dispetto di certa propaganda - non sono controparti ma sono sulla stessa barca, non ci sarà spazio per la politica".

Spending review: "Decidiamo noi cosa tagliare"
"Presenteremo la spending rewiev alle Camere. Il commissario ci ha fatto un elenco, ma toccherà a noi decidere. Come in famiglia se non ci sono abbastanza soldi sono mamma e papà che decidono cosa tagliare e cosa no". Dall'intervento sulla spending precisa il premier deriverà il taglio "a doppia cifra, dieci miliardi, deciso per il cuneo fiscale".

"Italia ha fatto i compiti, non teme confronto sui conti"
Nonostante "la grande zavorra italiana", vale a dire il debito pubblico e il suo rapporto con il Pil, Renzi non teme il confronto sui conti pubblici. "In questi anni - spiega - l'Italia i compiti li ha fatti, i governi che ci hanno preceduto non sono stati a girarsi i pollici e noi abbiamo certezza che dalla nostra parte non ci sono slogan ma numeri".  Riferendosi alle coperture sul suo piano ha detto che oltre alla spending review "abbiamo margini" anche "nei conti pubblici e dentro la finanza che illustreremo con il Def".

"La nostra disoccupazione grida vendetta"
"Si è pensato di creare lavoro per decreto e si è fallito. Si è pensato di dare garanzie ai giovani, moltiplicando norme e si è nuovamente fallito e ora la disoccupazione giovanile è a livelli atroci" ha detto Renzi precisando che per chiedere un cambio di passo all'Europa sono necessarie riforme interne. Come possiamo chiedere di "cambiare le regole del gioco sull'occupazione giovanile se noi abbiamo dei numeri che gridano vendetta?". 

Rilanciare la competitività
"Noi parteciperemo ai lavori del Consiglio Europeo incentrando l'attenzione sulla competitività industriale". Il tema è "da inserire in una cornice che ha bisogno di un Europa che torni a fare il suo mestiere" anche nei confronti dei cosiddetti Paesi emergenti. Renzi spiega che il tema "sarà inserito in un progetto sul rinascimento industriale che impone un'innovazione di metodo che metta insieme clima, energia, occupazione e competitività". 

Ucraina: referendum illegittimo ma dialogo resti aperto
Sull'Ucraina ribadisce la posizione già affermata dal ministro Mogherini: il referendum "è  illegittimo'' e per questo è necessaria "un'azione concreta da parte delle istituzioni, a cominciare dai paesi Ue", vale a dire "sanzioni graduali e reversibili".  Renzi aggiunge però che non si può prescindere dal ruolo della Russia: "Bisogna tenere aperto un dialogo proprio mentre giudichiamo illegittimo il referendum".