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POLITICA

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Riforma della scuola: in Commissione presentato maxiemendamento, fiducia più vicina

Depositato il testo di sintesi dei relatori Franco Conte (Ap) e Francesca Puglisi (Pd). Lega e M5s non ritirano le oltre 800 modifiche presentate. Renzi: "Se la riforma andrà in porto ci saranno 100mila assunzioni. Altrimenti 20-25mila". E dal Cdm arriva l'ok alla fiducia

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Ore cruciali per la riforma della scuola in commissione Istruzione al Senato dove si è conclusa la seduta per l'esame del ddl. Allo scopo di velocizzare l'iter della legge, i relatori Francesca Puglisi (Pd) e Franco Conte (Api) hanno depositato un testo di sintesi e mediazione, che ha la forma di un maxi emendamento e che accoglie alcune modifiche dei gruppi parlamentari di opposizione e introduce alcune novità come l'introduzione di un membro esterno per la valutazione degli insegnanti. Il compromesso trovato dai due relatori prevede centomila assunzioni entro il prossimo mese di agosto e lo slittamento di una parte della riforma al 2016/2017. Ma, di fronte al rifiuto delle minoranze di ritirare la grande mole di emendamenti presentati (circa 3mila), l'ipotesi di porre la fiducia sul provvedimento si fa sempre più concreta. La questione di fiducia potrebbe essere presentata dal governo già questo giovedì nell'aula di Palazzo Madama.

Ma il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, presente in commissione assieme al sottosegretario Davide Faraone, è ottimista: "L'emendamento interamente sostitutivo presentato dai relatori è un ottimo lavoro di sintesi che accoglie alcune richieste e che contiene la fattibilità del piano delle assunzioni. Spero che il ddl vada a buon fine", ha commentato al termine dei lavori. E ha sottolineato che il provvedimento "mette 3 miliardi nelle casse della scuola pubblica".

Intanto, in serata, il Cdm ha autorizzato a porre la questione di fiducia ove fosse necessario.

Il testo dei relatori, tuttavia, scontenta le opposizioni che, pur avendone dato una lettura ancora superficiale, sono concordi nel dire che di fatto "l'impianto rimane lo stesso" e che quindi gli emendamenti di Sel, M5S e Lega resteranno e non saranno ritirati. "Non ci pare che nel maxiemendamento presentato oggi in commissione sia stato recepito alcunché delle nostri critiche alla riforma della scuola", affermano la presidente del gruppo Misto-Sel Loredana De Petris e la senatrice di Sel Alessia Petraglia. "Vedremo nelle prossime ore - proseguono le senatrici di Sel - se alla commissione Cultura verrà data possibilità di intervenire sul maxiemendamento e di votare oppure se, come è stato sinora e come temiamo sarà anche in futuro, tutto si risolverà in una ignobile farsa".

Il termine per presentare i subemendamenti al maxi-emendamento, come ha stabilito l'ufficio di presidenza della commissione, è stato fissato alle 14 di mercoledì e, dalle 15, si inizierà a votare.

Da parte sua la relatrice Francesca Puglisi ha sostenuto, al termine della riunione, che il maxiemendamento "raccoglie quanto ascoltato durante le audizioni, tiene conto del dibattito svolto in commissione e raccoglie diverse richieste delle opposizioni. Ci sono - ha spiegato - dei miglioramenti ad esempio nei criteri per la quota premiale per i docenti". E ancora, ha difeso "la buona scelta" della 'chiamata diretta' dei presidi e ha sostenuto: "I dirigenti scolastici non sono manager né sceriffi ma persone responsabili degli esiti della scuola". 

Intanto il premier Matteo Renzi da Courmayer ha ribadito lo stesso concetto già espresso ieri: "Se il progetto della buona scuola andrà avanti avremo 100mila assunzioni in più. Se non andrà in porto, ci sarà il regolare turn-over: non 100mila, ma 20-25mila assunzioni". E ha aggiunto che "non è previsto nessun cambio del calendario delle vacanze nella riforma della scuola. Di questo parleremo solo dopo che sarà approvato il ddl".

Le novità
Rispetto al testo della Camera, al Senato rientrerebbe l'assunzione al primo settembre degli idonei del concorso del 2012 inizialmente rimandata al 2016. Il concorso 2016-2019 verrebbe bandito entro il 1° dicembre 2015 (e non più entro il 1° ottobre). E potrà parteciparvi chi ha più di 36 mesi di supplenze. Arriverebbe poi anche un membro esterno a valutare gli insegnanti. Il maxiemendamento stabilisce infatti che nel Comitato per la valutazione dei docenti ci sarà anche un "componente esterno individuato dall'Ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici".