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POLITICA

Ancora tensione a palazzo Madama

Riforme, Grasso convoca la Giunta per il Regolamento su applicazione "canguro"

Il cosiddetto "canguro" è la tecnica usata per lo sfoltimento degli emendamenti che considera superate le proposte di modifica analoghe a quelle già votate. Ieri pomeriggio il presidente del Senato ha applicato questo meccanismo agli emendamenti all'articolo 1 del ddl costituzionale e la sua decisione ha fatto decadere 1.400 proposte di modifica al testo scatenando le proteste delle opposizioni

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Il presidente del Senato Pietro Grasso
Il premier tira dritto. Dopo la giornata di scontro di ieri al Senato, dove sono stati votati solo cinque emendamenti in un clima infuocato, Matteo Renzi non intende arretrare di un millimetro ed è pronto ad andare avanti "senza paura" sulle riforme. "Le sceneggiate di oggi dimostrano che alcuni senatori perdono tempo per paura di perdere la poltrona" era stato l'affondo del premier affidato a facebook contro chi frena la riforma.

Alle accuse di Renzi ha replicato il leader di Sel Nichi Vendola: "Il presidente del Consiglio non vuole la mediazione, vuole la resa". E ha ribadito: "Non ritireremo gli emendamenti, restano a testimonianza della libertà".  Ed è scontro aperto tra Pd e Sel, dopo che il partito di Vendola ha rifiutato ieri di ritirare parte dei quasi 6mila emendamenti al testo sulle riforme. Le parole di ieri del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti hanno provocato la reazione di Vendola: "La rottura del Pd porterà delle conseguenze" ha detto il governatore pugliese, "vogliamo capire esattamente - ha aggiunto - se il Pd ha scelto un'alleanza strategica e di lungo periodo con la destra". In quel caso "ne trarremo le conseguenze" ha concluso il leader di Sel.

Così, dopo il mancato accordo di ieri è ricominciato questa mattina l'esame del ddl Boschi a palazzo Madama. Esame quasi subito interrotto dal presidente Grasso che ha convocato la Giunta per il Regolamento per affrontare il nodo dell'applicazione del cosiddetto "canguro".

Grasso ha convocato alle 10.30 la giunta e i lavori dell'Aula riprenderanno solo alla fine della riunione della giunta stessa. "Convoco alle 10.30 la giunta per il regolamento, così come chiesto da più parti ieri, per affrontare i problemi avanzati anche questa mattina". La giunta è chiamata a dare un parere sull'applicazione del "canguro", quella pratica usata per sfoltire gli emendamenti considerando superate le proposte di modifica analoghe a quelle già votate e consente così di "saltare" a quelle successive. Ieri pomeriggio Grasso ha applicato questo meccanismo agli emendamenti all'articolo 1 del ddl costituzionale e la sua decisione ha fatto decadere 1.400 proposte di modifica al testo. L'opposizione ha protestato e ha chiesto che sul tema si pronunciasse la giunta per il regolamento, convocata poi questa mattina dal presidente del Senato.

Nella prima mezz'ora di seduta dell'Aula avevano reso la parola diversi senatori per chiedere al presidente del Senato spiegazioni sulla conduzione dei lavori d'Aula. I dem Massimo Mucchetti e Paolo Corsini, ma anche l'esponente di PI Mario Mauro hanno espressamente sollecitato un chiarimento sull'utilizzo del "canguro" per una materia delicata come quella costituzionale.

Ieri il governo aveva sposato la proposta di mediazione del 'dissidente' Pd Vannino Chiti, proposta rifiutata però dalle opposizioni, in particolare da Sel, con il quale ormai è scontro aperto. Intanto, sempre ieri, si sono concluse le votazioni online del Movimento5Stelle sulla proposta annunciata da Beppe Grillo ai parlamentari pentastellati di un nuovo "Aventino" per protestare contro la riforma del Senato che viene definita senza mezzi termini "un colpo di Stato". Le votazioni hanno visto una netta vittoria della proposta di Grillo: 21.569 i votanti, 17.770 i favorevoli, 3.799 i contrari.