POLITICA
Montecitorio
Riforme: Lega e Fi ritirano tutti i sub-emendamenti, si va alla seduta fiume
La Lega Nord e Fi hanno ritirato tutti i propri sub-emendamenti alla riforma costituzionale. Lo ha annunciato in apertura di seduta la presidente della Camera Laura Boldrini.
Lega e Forza Italia avevano presentato nei giorni scorsi dei sub-emendamenti riferiti agli emendamenti depositati da altri parlamentari di altri gruppi. Ebbene tali testi sono stati ritirati, lasciando solo quelli che si riferiscono ai pochi emendamenti del relatore Emanuele Fiano. Dopo l'annuncio di Boldrini, il capogruppo della Lega Massimiliano Fedriga ha sottolineato che quella della Lega è una scelta "politica". Restano a questo punto sul tavolo gli emendamenti di M5s. In precedenza, il Pd aveva chiede all'opposizione di ritirare la gran parte dei 3000 subemendamenti presentati alla riforma.
Pd chiede e ottiene seduta fiume
Il capogruppo del Pd Roberto Speranza ha chiesto la seduta fiume limitatamente all'esame del ddl sulle riforme costituzionali. Speranza ha aggiunto che il voto finale sul ddl potrebbe avvenire la prima settimana di marzo. L'Aula di Montecitorio, con 235 voti di differenza, ha poi approvato la richiesta del Pd di andare avanti con i lavori ad oltranza, fino al termine delle votazioni su tutti gli articoli del ddl riforme, ma la presidente Boldrini ha dovuto sospendere immediatamente la seduta stessa per le assordanti proteste di M5S, con i rappresentanti pentastellati che l'hanno insultata.
Scintille Ncd-Lega
In precedenza, solo il pronto intervento dei commessi aveva evitato una rissa tra deputati della Lega e di Ncd in aula alla Camera. Sergio Pizzolante è intervenuto a nome di Ncd per annunciare l'appoggio del suo gruppo alla richiesta del Pd di una seduta fiume. Pizzolante ha chiuso invitato ad evitare "speculazioni di bassa lega", ed ha aggiunto: "dico non a caso 'bassa lega"'. A questo punto alcuni deputati del Carroccio si sono lanciati contro Pizzolante, difeso dai commessi. Altri deputati della Lega sono intervenuti mentre la presidente Laura Boldrini invitava alla calma.
Lega e Forza Italia avevano presentato nei giorni scorsi dei sub-emendamenti riferiti agli emendamenti depositati da altri parlamentari di altri gruppi. Ebbene tali testi sono stati ritirati, lasciando solo quelli che si riferiscono ai pochi emendamenti del relatore Emanuele Fiano. Dopo l'annuncio di Boldrini, il capogruppo della Lega Massimiliano Fedriga ha sottolineato che quella della Lega è una scelta "politica". Restano a questo punto sul tavolo gli emendamenti di M5s. In precedenza, il Pd aveva chiede all'opposizione di ritirare la gran parte dei 3000 subemendamenti presentati alla riforma.
Pd chiede e ottiene seduta fiume
Il capogruppo del Pd Roberto Speranza ha chiesto la seduta fiume limitatamente all'esame del ddl sulle riforme costituzionali. Speranza ha aggiunto che il voto finale sul ddl potrebbe avvenire la prima settimana di marzo. L'Aula di Montecitorio, con 235 voti di differenza, ha poi approvato la richiesta del Pd di andare avanti con i lavori ad oltranza, fino al termine delle votazioni su tutti gli articoli del ddl riforme, ma la presidente Boldrini ha dovuto sospendere immediatamente la seduta stessa per le assordanti proteste di M5S, con i rappresentanti pentastellati che l'hanno insultata.
Scintille Ncd-Lega
In precedenza, solo il pronto intervento dei commessi aveva evitato una rissa tra deputati della Lega e di Ncd in aula alla Camera. Sergio Pizzolante è intervenuto a nome di Ncd per annunciare l'appoggio del suo gruppo alla richiesta del Pd di una seduta fiume. Pizzolante ha chiuso invitato ad evitare "speculazioni di bassa lega", ed ha aggiunto: "dico non a caso 'bassa lega"'. A questo punto alcuni deputati del Carroccio si sono lanciati contro Pizzolante, difeso dai commessi. Altri deputati della Lega sono intervenuti mentre la presidente Laura Boldrini invitava alla calma.