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MONDO

La conferma delle autorità

Russia, bloccati il sito di Navalny e altri 49 legati al dissidente in carcere

Il 15 giugno la procura generale aveva chiesto di bloccare 48 siti legati al team di Navalny, assieme a quello del sindacato dei medici

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L'agenzia russa che controlla le comunicazioni, Roskomnadzor, ha bloccato il sito web dell'oppositore russo in carcere Alexei Navalny, Navalny.com, su richiesta della procura generale. È quanto riporta l'agenzia di stampa statale russa Ria Novosti, secondo cui  "si evince dalle informazioni provenienti dal servizio per la verifica di accesso ai siti".
 
Secondo il canale Telegram del collaboratore di Navalny Leonid Volkov - ripreso dalla tv Dozhde dall'agenzia Afp - sono 49 i siti bloccati di alleati dell'oppositore e organizzazioni legate al dissidente ora in carcere. "Su decisione dell'ufficio del procuratore generale, 49 siti web sono stati bloccati simultaneamente", ha dichiarato Volkov su Telegram, stando a quanto riporta l'Afp.
 
La tv Dozhd scrive sul suo sito web che "secondo il registro dei siti vietati redatto da Roskomsvoboda, il 15 giugno la procura generale aveva chiesto di bloccare 48 siti legati al team di Navalny e inoltre il sito del sindacato dei medici Alleanza dei Medici".
 
Stando alla testata online Meduza, alcuni utenti dalla Russia continuano ad avere accesso al sito Navalny.com e altri no. Sempre secondo Meduza, "il Team di Navalny" ha pubblicato uno screenshot dove c'è scritto che il sito sarebbe stato bloccato perché "questa risorsa contiene informazioni la cui diffusione è vietata in Russia". 

Autorità russe confermano di aver bloccato i siti 
L'agenzia russa per le telecomunicazioni, Roskomnadzor, ha confermato di avere bloccato le "risorse online" legate all'oppositore russo in carcere Alexei Navalny su richiesta della procura generale perché queste - secondo le autorità russe - "sono state usate per propaganda" di organizzazioni del dissidente definite "estremiste" in Russia. Lo riporta l'agenzia Interfax. 

La Fondazione Anticorruzione di Navalny e altri enti legati all'oppositore sono stati dichiarati "estremisti" in Russia in un processo da molti ritenuto di matrice politica. Il nuovo giro di vite arriva a circa due mesi dalle elezioni parlamentari in programma a settembre. 

"Il blocco delle nostre risorse è una prova diretta dell'esistenza della censura di Stato", ha commentato su Twitter il team di Navalny, ripreso da Radio Liberty. "Invece di lottare contro la corruzione - prosegue il messaggio - lo Stato lotta contro chi conduce indagini anticorruzione. E' tempo di cambiare questo potere".