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MONDO

Usa

Russiagate: Kushner ammette incontri con russi. "Ma nessuna cospirazione"

Il genero e consigliere del presidente ha diffuso una dichiarazione scritta prima dell'audizione alla Commissione intelligence del Senato

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Jared Kushner smentisce contatti impropri con le autorità russe. Lo rivela lo stesso genero del presidente americano Donald Trump in un comunicato diffuso dalla Ap, alla vigilia della sua audizione in Senato sul Russiagate.

Nella nota Kushner dice di aver avuto quattro incontri con i russi durante la campagna elettorale del 2016, ma nessuno improprio e che non ha mai avuto legami con alcun governo straniero durante la campagna. E nega 'contatti segreti' con l'ambasciatore russo negli Usa.

Jared Kushner non conosceva il contenuto dello scambio di mail in cui Trump jr avrebbe accettato un incontro con i russi in cambio di informazioni contro Hillary Clinton. In un comunicato alla vigilia della deposizione in Senato sul Russiagate, il genero e consigliere del presidente americano ha spiegato di averle visionate soltanto di recente tramite i suoi avvocati. Kushner ha spiegato che Trump junior lo aveva invitato all'incontro che si svolse alla Trump Tower nel giugno 2016 alla presenza di un avvocato russo che sarebbe stato vicino al Cremlino. Lui era arrivato tardi mentre si discuteva di adozioni. E l'incontro era una tale "perdita di tempo" che Kushner chiese al suo assistente di chiamarlo per farlo uscire dalla stanza.