Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Scuola-presidi-difficile-capire-tira-e-molla-Regioni-Governo-208e9412-c98b-422c-80ce-32611959f9e4.html | rainews/live/ | true
POLITICA

"Spostare dal 7 all' 11 nulla cambia"

Scuola, presidi: difficile capire tira e molla Regioni-Governo

"Dobbiamo avere il coraggio politico di far tornare gli studenti in presenza. E se il problema è quello del trasporto pubblico, allora lo si deve riorganizzare o potenziare di conseguenza e senza indugi. Siamo tutti stanchi di polemiche politiche" ha detto il presidente dell'Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli

Condividi
"Fatico a capire le motivazioni di questo tira e molla continuo tra Regioni e Governo. Come le loro visioni possano essere così distanti se si basano sugli stessi dati. Riprendere la frequenza il 7 o l'11 gennaio non cambia la situazione di contagi, scuole e trasporti". Lo dice il presidente dell'Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli.

"Continua Giannelli: "Se il rapporto dell'ISS attesta che le scuole, dove le mascherine vengono indossate e tutte le regole di distanziamento vengono rispettate, non sono focolaio di contagio, dobbiamo avere il coraggio politico di far tornare gli studenti in presenza. E se il problema è quello del trasporto pubblico, allora lo si deve riorganizzare o potenziare di conseguenza e senza indugi. Siamo tutti stanchi di polemiche politiche che a volte sembrano pretestuose".   

"Oggi sono stati diffusi i risultati di un sondaggio di"Save the Children" che ci racconta una generazione di studenti stanca, preoccupata, ansiosa che ha la sensazione di aver sprecato un anno e che pensa di pagare in prima persona il prezzo dell'incapacità degli adulti nella gestione della pandemia. Non possiamo far pagare a questi ragazzi un prezzo così alto", conclude Giannelli.