EUROPA
Voto all'ombra della Brexit
Exit poll Irlanda: è un testa a testa a tre
In palio ci sono i 160 seggi della Camera bassa (Dail Eireann) del Parlamento di Dublino, per i quali sono in corsa oltre 500 candidati in 39 collegi elettorali, ai quali sono chiamati 3,2 milioni di elettori
Chiusi alle 22 (le 23 in Italia) i seggi in Irlanda per un voto parlamentare che potrebbe segnare una svolta nello scenario politico del Paese.
I primi exit poll vedono in un pugno di voti le principali forze politiche: Fine Gael al 22,4%, Sinn Fein al 22,3% e Fianna Fail al 22,2%. Più indietro i Verdi, indicati al 7,9%, i laburisti al 4,6% e i socialdemocratici al 3,4%.
Lo spoglio delle schede avverrà domenica e risultati definitivi sono attesi non prima di lunedì.
Le previsioni
I sondaggi prima del voto vedevano il Fine Gael del premier Leo Varadkar in cattive acque, con un risultato senza precedenti per il Sinn Fein, ex organo politico dell'Ira durante i 'troubles', la guerra civile irlandese.
Il timore resta quello di un Parlamento senza maggioranze chiare e nuovi lunghi negoziati post-elettorali. Secondo il 'Sunday Business Post', il partito di Varadkar potrebbe ottenere il 19% dei consensi, il 23% secondo un sondaggio dell'Irish Times.
Il Fianna Fail, guidato da Micheál Martin, appare in entrambi i casi in una posizione migliore, tra il 23 e il 26% delle intenzioni di voto, rispettivamente. Il terzo incomodo è il Sinn Fein la cui leader, Mary Lou McDonald, ha guadagnato in popolarità negli ultimi mesi.
La rete televisiva Rte si è vista costretta a includerla nel dibattito televisivo di martedì dopo averla inizialmente esclusa perché non la considerava in grado di avere possibilità reali di guidare il futuro governo, in virtù del fatto che i due grandi partiti di centrodestra hanno scartato una possibile alleanza.
I primi exit poll vedono in un pugno di voti le principali forze politiche: Fine Gael al 22,4%, Sinn Fein al 22,3% e Fianna Fail al 22,2%. Più indietro i Verdi, indicati al 7,9%, i laburisti al 4,6% e i socialdemocratici al 3,4%.
Lo spoglio delle schede avverrà domenica e risultati definitivi sono attesi non prima di lunedì.
Le previsioni
I sondaggi prima del voto vedevano il Fine Gael del premier Leo Varadkar in cattive acque, con un risultato senza precedenti per il Sinn Fein, ex organo politico dell'Ira durante i 'troubles', la guerra civile irlandese.
Il timore resta quello di un Parlamento senza maggioranze chiare e nuovi lunghi negoziati post-elettorali. Secondo il 'Sunday Business Post', il partito di Varadkar potrebbe ottenere il 19% dei consensi, il 23% secondo un sondaggio dell'Irish Times.
Il Fianna Fail, guidato da Micheál Martin, appare in entrambi i casi in una posizione migliore, tra il 23 e il 26% delle intenzioni di voto, rispettivamente. Il terzo incomodo è il Sinn Fein la cui leader, Mary Lou McDonald, ha guadagnato in popolarità negli ultimi mesi.
La rete televisiva Rte si è vista costretta a includerla nel dibattito televisivo di martedì dopo averla inizialmente esclusa perché non la considerava in grado di avere possibilità reali di guidare il futuro governo, in virtù del fatto che i due grandi partiti di centrodestra hanno scartato una possibile alleanza.