Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Senatore-Azzollini-il-Senato-dice-no-arresto-ecf38a07-94dc-47b1-93f6-0436f84cbca8.html | rainews/live/ | true
POLITICA

Voto a scrutinio segreto

Caso Azzollini, Senato: no a richiesta di arresto. Serracchiani: "Dovremmo scusarci"

La Giunta per le Immunità di Palazzo Madama aveva detto 'sì' alla richiesta di arresti domiciliari dei magistrati pugliesi per la vicenda del crac della casa di cura Divina Provvidenza. Ma i senatori hanno negato l'autorizzazione a procedere. Bufera nel Pd che aveva dato libertà di coscienza. Serracchiani: "Non abbiamo fatto una bella figura"

Condividi
Antonio Azzollini
L'Aula del Senato ha detto "no" agli arresti domiciliari per il senatore di Ncd Antonio Azzollini. I "no" sono stati 189, i sì 96, diciassette gli astenuti.

La Procura di Trani aveva chiesto gli arresti domiciliari per il senatore Ncd per la vicenda del crac della casa di cura Divina Provvidenza.

La Giunta per le Immunità di Palazzo Madama aveva detto 'sì' alla richiesta dei magistrati pugliesi, ma ci si aspettava che senatori nel segreto dell'urna lo "avrebbero salvato". Anche perché a diversi gruppi, a cominciare da quello del Pd, è stata lasciata libertà di coscienza. 

Il senatore Ncd ha commentato:"Questa notte ho dormito poco, ma ho dormito tranquillo. Io sono abituato a fare il mio dovere". 

La notizia del no all'arresto di Azzollini è subito arrivata nell'Aula della Camera. "Come è possibile che una maggioranza del genere abbia deciso a voto segreto di non aiutare la magistratura? Siete la stessa schifezza che eravate due anni fa...", ha commentato Maria Edera Spadoni di M5S, mentre i suoi colleghi urlavano "Ladri!" verso i banchi del Pd, da dove si levano altre urla.  

Serracchiani: "Scusiamoci"
Il vice segretario del Pd, Deborah Serracchiani ha commentato:"Francamente credo che ci dobbiamo anche un po' scusare, perché credo che non abbiamo fatto una gran bella figura. C'é stata una decisione presa da una commissione, i membri di quella commissione hanno indicato qual era secondo loro la strada da seguire e penso che in Aula si dovesse seguire quel percorso. Detto questo, sono convinta che i senatori, su un tema così complesso, abbiano fatto una riflessione profonda, studiato le carte, abbiano ritenuto in coscienza di votare. Credo che a volte ci siano delle opportunità sulle quali una riflessione in più vada sempre fatta", ha concluso.