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Spagna, Juan Carlos: "Abdico per aprire una nuova tappa di speranza"
"Felipe incarna la stabilità della monarchia e ha la maturità per regnare" ha detto Juan Carlos. "Una nuova generazione richiede di essere protagonista" ha aggiunto il sovrano che ha ringraziato il popolo e chi lo ha aiutato a regnare, come la moglie Sofia
"Mio figlio Felipe, erede al trono, incarna la stabilità della monarchia e quando a gennaio ho compiuto 76 anni ho pensato che fosse arrivato il momento giusto per passare il testimone e assicurare questa stabilità". Così il re di Spagna, Juan Carlos, nel discorso alla nazione trasmesso in tv con il quale ha annunciato personalmente la decisione di abdicare in favore di Felipe, principe delle Asturie.
Il re ha detto di aver abdicato per "aprire una nuova tappa di speranza in cui si combinano l'esperienza acquisita e l'impulso di una nuova generazione".
Felipe "ha la maturità e la preparazione necessarie" per salire al trono e "sono sicuro che mio figlio avrà l'appoggio della principessa Letizia", ha aggiunto Juan Carlos.
Esprimendo la sua "gratitudine al popolo spagnolo", alle istituzioni e a chi lo ha aiutato durante il periodo del suo regno, re Juan Carlos di Spagna ha anche ricordato la moglie, la regina Sofia, della quale - ha detto - non gli è mai mancato l'appoggio.
"Una nuova generazione reclama giustamente di essere protagonista", ha aggiunto il re ricordando la crisi economica che ha colpito duramente il Paese, ma rivendicando con orgoglio tutto quello che la Spagna è stata in grado di fare. Oggi "merita di andare avanti una generazione più giovane, con nuove energie, decisa a intraprendere con determinazione le trasformazioni e le riforme che la congiuntura attuale ci sta richiedendo e ad affrontare con rinnovata intensità e dedizione" le sfide del domani, ha detto Juan Carlos.
"La mia unica ambizione è ed è sempre stata di contribuire al benessere e al progresso nella libertà di tutti gli spagnoli", ha detto ancora il re, aggiungendo di volere "il meglio per la Spagna".
"Guidato dalla convinzione di rendere un servizio agli spagnoli e una volta che mi sono ripreso sia fisicamente che nell'attività istituzionale - ha detto ancora il re - ho deciso di porre fine al mio regno e di abdicare al trono di Spagna".
Il re ha detto di aver abdicato per "aprire una nuova tappa di speranza in cui si combinano l'esperienza acquisita e l'impulso di una nuova generazione".
Felipe "ha la maturità e la preparazione necessarie" per salire al trono e "sono sicuro che mio figlio avrà l'appoggio della principessa Letizia", ha aggiunto Juan Carlos.
Esprimendo la sua "gratitudine al popolo spagnolo", alle istituzioni e a chi lo ha aiutato durante il periodo del suo regno, re Juan Carlos di Spagna ha anche ricordato la moglie, la regina Sofia, della quale - ha detto - non gli è mai mancato l'appoggio.
"Una nuova generazione reclama giustamente di essere protagonista", ha aggiunto il re ricordando la crisi economica che ha colpito duramente il Paese, ma rivendicando con orgoglio tutto quello che la Spagna è stata in grado di fare. Oggi "merita di andare avanti una generazione più giovane, con nuove energie, decisa a intraprendere con determinazione le trasformazioni e le riforme che la congiuntura attuale ci sta richiedendo e ad affrontare con rinnovata intensità e dedizione" le sfide del domani, ha detto Juan Carlos.
"La mia unica ambizione è ed è sempre stata di contribuire al benessere e al progresso nella libertà di tutti gli spagnoli", ha detto ancora il re, aggiungendo di volere "il meglio per la Spagna".
"Guidato dalla convinzione di rendere un servizio agli spagnoli e una volta che mi sono ripreso sia fisicamente che nell'attività istituzionale - ha detto ancora il re - ho deciso di porre fine al mio regno e di abdicare al trono di Spagna".