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ITALIA

Attentato al Museo del Bardo

Strage Tunisi, rientrati i superstiti: "Ci inseguivano sparando". A Torino folla alla camera ardente

A Savona arrivata la Costa Smeralda, a Genova attraccata la Msc Smeralda. "Ci siamo salvati per caso" raccontano i passeggeri sotto shock. A Torino camera ardente per le due vittime torinesi, Antonella Sesino ed Orazio Conte. In corso i funerali delle vittime, bandiere a mezz'asta su tutto il territorio nazionale

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"Ci siamo salvati per caso" o ancora "ero appena sceso dal pullman quando ho sentito i primi colpi di mitra". Sono alcuni dei racconti dei passeggeri della Costa Fascinosa, la nave da crociera rimasta coinvolta nell'attentato al Museo del Bardo arrivata a Savona. Ancora sotto shock e con la paura negli occhi non tutti hanno voglia di parlare, di ripercorrere l'inferno di quel mercoledì a Tunisi costato la vita a quattro connazionali.

I funerali si svolgono a Meda, Novara e Torino. Per il governo sono presenti i viceministri Costa e Casero, rispettivamente a Torino e Meda, e il
sottosegretario Biondelli a Novara. In tutto il paese bandiere a mezz'asta.

I racconti
"Ero appena sceso dal pullman quando ho sentito i primi colpi di mitra. La signora dietro di me è morta con un colpo nel collo e io, con la mia guida, sono scappato dentro il museo inseguito dai terroristi sparavano in continuazione" il racconto di uno dei testimoni della strage. "Siamo scappati mentre ci inseguivano sparando, ho sentito l'esplosione di una granata e ci siamo salvati sfondando una porta e trovandoci di fronte all'ingresso della Camera dei deputati tunisina e di un posto di polizia". Sei le vittime che viaggiavano su questa nave.

"Noi non siamo scesi perchè mio figlio di 11 anni, che si era documentato su internet, aveva paura dell'Isis" ha raccontato un altro passeggero. "Abbiamo parlato con chi è tornato sulla nave ed era terrorizzato tanto che non avevano voglia di aprirsi". Racconta un'altra passeggera della Costa Fascinosa: "Ero sul pullman quando un ragazzo di Roma ha urlato 'stanno sparando, buttati giù e così facendo mi ha salvato la vita". 



A Genova la Mcs Splendida
Racconti anche sul molo di Genova dove è arrivata l'altra nave coinvolta nella strage, la Msc Splendida, dove viaggiavano 9 vittime. "Ero a 15 metri dalla sparatoria, ero su un taxi e non sul bus - spiega un inglese di 55 anni - abbiamo evitato la strage davvero per 5 minuti. Eravamo molto scioccati, ma ora stiamo bene". Insieme a lui sono scesi anche francesi e giapponesi: "l'equipaggio è stato fantastico - racconta una turista - il comandante il giorno dopo ci ha radunato ed ha risposto a tutte le domande. A bordo eravamo tutti scioccati". Sulla nave anche 43 studenti dell'Istituto nautico San Giorgio di Genova.

Camera ardente a Torino
Al Municipio di Torino è stata aperta la camera ardente per le due vittime torinesi, Antonella Sesino ed Orazio Conte. Sulla bara della donna i familiari hanno posto dei fiori bianchi, mentre su quella di Conte ci sono un violino e degli spartiti musicali. Proprio i suoi concittadini hanno posto dinanzi l'ingresso del Comune uno striscione con la scritta "4 angeli volati in cielo, il nostro cuore, le vostre ali. San Mauro nel dolore. Ciao antonella".

Nel pomeriggio il rientro delle italiane ferite
Le torinesi ferite nell'attacco al Museo Bardo che erano ancora ricoverate negli ospedali di Tunisi sono state trasportate nel pomeriggio in Italia, a bordo di un velivolo dell'Aeronautica Militare. Le ferite sono due dipendenti comunali, Carolina Bottari, moglie di una delle vittime, Orazio Conte, ed Anna Abagnale.

Anche un romagnolo tra i feriti
C'è anche un romagnolo, di Riccione, tra gli scampati all'attentato di Tunisi della scorsa settimana. Cito Vanucci, come riporta "La Voce di Romagna", è un operaio della Marr, si trovava in gita al museo del Bardo ed è stato ferito ad una gamba. "Ero in una stanza con altre cinque persone quando hanno iniziato a sparare, due persone sono morte sotto i miei occhi", ha raccontato stamattina Vanucci dall'ospedale spagnolo dove si trova ricoverato, una casa di cura a Palma di Maiorca.

Ministro tunisino ai funerali
Un ministro del governo tunisino sarà presente, insieme al console generale, ai funerali dei due torinesi uccisi a Tunisi, che saranno officiati oggi nel Santuario della Consolata. Lo ha annunciato il sindaco, Piero
Fassino. Parteciperanno anche il viceministro Enrico Costa, per il governo, e rappresentanti di Senato e Camera dei Deputati. I funerali, in programma alle ore 14, saranno celebrati dall'arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia. Le esequie dell'altra vittima piemontese, Francesco Caldara, saranno invece celebrate alle ore 15 nel Duomo di Novara dal vescovo, monsignor Franco Giulio Brambilla.