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MONDO

Giorni decisivi

Telefonata di Trump. Harris: abuso di potere. Domani elezioni in Georgia per il controllo del Senato

Dem chiedono indagine Fbi per pressioni Trump su voto

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Donald Trump (AP Photo/Patrick Semansky)

"E' stato uno sfacciato, insolente, sfrontato abuso di potere da parte del presidente degli Stati Uniti". Così la vice presidente eletta statunitense, Kamala Harris, intervenuta in Georgia a proposito della registrazione della telefonata in cui Trump ha chiesto al segretario di Stato della Georgia, Brad Raffensperger, di "trovare" voti sufficienti per ribaltare l'esito delle presidenziali. Harris ha parlato a Garden City, in vista del ballottaggio di domani per due seggi al Senato, decisivi per gli equilibri politici. Oggi è prevista la presenza sia di Trump, sia del presidente eletto Joe Biden, nello Stato.



Il consigliere del presidente eletto Joe Biden, Bob Bauer, ha condannato la telefonata di Trump. La registrazione, ha detto Bauer, è una "prova indiscutibile" nelle pressioni e delle minacce nei confronti di un ufficiale del suo stesso partito, perché "annullasse un voto legittimo e certificato e ne creasse un altro al suo posto". La telefonata, ha aggiunto, "coglie l'intera e sfortunata storia dell'attacco di Trump alla democrazia americana".

Dem chiedono indagine Fbi per pressioni Trump su voto
Due deputati dem, Ted Lieu e Kathleen Rice, hanno scritto una lettera al capo dell'Fbi, Christopher Wray chiedendo di indagare sulla telefonata minatoria di Trump. "La prova della frode elettorale da parte di Trump è ora in piena evidenza", sostengono. Raffensperger ha invece riconosciuto che il presidente rischia un'inchiesta della procura della contea di Fulton, dove ha messo in discussione i risultati.

Biden e Trump oggi in Georgia per ballottaggi
Donald Trump e Joe Biden sono attesi oggi in Georgia, nel sud del Paese, per sostenere i loro candidati in una decisiva doppia elezione senatoriale, con due ballottaggi in gioco domani, anche se le operazioni di voto sono già cominciate con l'early voting. Cartelli elettorali, autobus dei candidati, porta a porta e comizi.

Due mesi dopo le elezioni presidenziali, la Georgia ha riscoperto l'aria di una campagna di portata nazionale, scrive l'agenzia stampa Askanews. Con l'apice della visita odierna del presidente uscente e del presidente eletto. Una rara coincidenza che testimonia l'importanza decisiva di queste elezioni, che determineranno il controllo del potere a Washington per i prossimi quattro anni.

Segnata dalla schiavitù e dalla segregazione, la Georgia ha visto la nascita e la morte di diverse figure di spicco nella lotta per i diritti civili degli afroamericani, da Martin Luther King a John Lewis. Ma questo stato del sud non ha mai eletto un senatore nero e non manda un democratico alla Camera alta da vent'anni.

I candidati democratici quindi partono dalle retrovie in Georgia. Eppure su di loro ricadono le speranze del partito e di Joe Biden. Se riusciranno a realizzare la doppia impresa, i democratici Raphael Warnock e Jon Ossoff porteranno la Camera alta dalla loro parte, assicurando tutte le "leve" del potere al presidente eletto.

Con 50 seggi ciascuno per repubblicani e democratici, il futuro vicepresidente Kamala Harris avrebbe il potere di decidere tra i votanti, e quindi di far pendere la bilancia dalla parte democratica al Senato, oggi a maggioranza repubblicana. Joe Biden arriverebbe così alla Casa Bianca con una Camera dei Rappresentanti e un Senato democratici, scenario che gli permetterebbe di applicare il suo programma.

Per sostenere i repubblicani, Trump terrà quello che dovrebbe essere il suo ultimo grande raduno questa sera prima di lasciare la Casa Bianca il 20 gennaio. Il magnate dovrebbe essere ricevuto come un eroe a Dalton, in una cavalcata conservatrice nel nord-ovest della Georgia. Perché in campagna i cartelli "Trump 2020" restano numerosi. Oltre a quelli per i senatori che viene a sostenere: gli ex imprenditori Kelly Loeffler, 50 anni, e David Perdue, 71 anni. Il braccio destro di Donald Trump, Mike Pence, sarà in una zona rurale del sud di Atlanta.

Joe Biden sarà ad Atlanta, la capitale della Georgia. Il presidente eletto democratico farà campagna con Raphael Warnock, pastore nero di 51 anni che predica nell'ex chiesa di Martin Luther King, e il produttore audiovisivo di 33 anni Jon Ossoff. "Si gioca tutto" durante le elezioni di martedì, il "futuro del nostro Paese", ha detto Kamala Harris durante un comizio a Savannah, una grande città coloniale dove faceva campagna con i due candidati. Per i repubblicani, è in gioco anche il futuro del Paese. "Siamo la protezione per impedire al socialismo di arrivare in America", ha detto Kelly Loeffler ai suoi sostenitori riuniti nella cittadina di Cartersville.

I sondaggi danno i candidati testa a testa. Jon Ossoff sfiderà David Perdue mentre Raphael Warnock affronterà Kelly Loeffler. Sulla carta, i repubblicani sono i favoriti in questo stato conservatore. I democratici fanno tuttavia leva sulla vittoria di Joe Biden in questo stesso stato lo scorso 3 novembre, la prima in Georgia dal 1992, per crederci. Ma la vittoria di Joe Biden qui può anche essere spiegata dal voto di elettori anti-Trump repubblicani o indipendenti, che questa volta potrebbero tornare "nell'ovile" del partito. Più di tre milioni di elettori hanno optato per il voto anticipato, su sette milioni registrati, un record per le elezioni suppletive. Ma un livello inferiore a quello registrato nella stessa fase per le elezioni presidenziali. Fattori che rendono la situazione "troppo difficile per fare una previsione", ha detto Trey Hood, professore presso l'Università della Georgia.

Gli afroamericani "rappresentano una delle più grandi basi di sostegno per i candidati democratici in questo stato e la loro mobilitazione è quindi sempre cruciale", ha affermato Trey Hood, professore all'Università della Georgia. Un abitante su tre è afroamericano in Georgia (10,6 milioni di abitanti). Questa popolazione è sempre stata importante, ricorda, ma "quello che è cambiato è il numero di afroamericani nell'elettorato", che ora sfiora il 30 per cento. "Black Voters Matter": gli elettori di colore contano. Questo slogan, sul modello dell'ormai famoso "Black lives count", è ricordato sulle mascherine degli organizzatori di Hampton. Sotto la guida dell'ex parlamentare georgiana, Stacey Abrams, negli ultimi anni le organizzazioni si sono mobilitate con successo per denunciare e lottare contro gli ostacoli istituzionali che ancora bloccano il voto delle minoranze: lunghe code, difficoltà nei tempi per iscriversi alle liste o per confermare la propria identità. Lavoro sul campo che domani potrebbe pesare.