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ITALIA

FdI: referendum propositivo comunale

Torino, il consiglio comunale approva il documento M5S: "Stop alla Tav, servono nuovi studi"

23 voti favorevoli e 2 contrari in assemblea.  Le imprese torinesi contro lo stop alla grande opera. Confindustria ribadisce "con forza l'assoluta necessità di completare i lavori della Tav". Espulsi i consiglieri di centrosinistra per proteste

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Con 23 voti favorevoli e 2 contrari il Consiglio comunale di Torino ha approvato l'ordine del giorno M5S che esprime contrarietà alla Tav e chiede di sospendere l'opera in attesa dei risultati dell'analisi costi/benefici. "La Giunta comunale è assolutamente favorevole a questo atto" ha detto l'assessore ai Rapporti col Consiglio e all'Ambiente Alberto Unia. "L'atto - ha sottolineato - dice solo che abbiamo bisogno di dati e di sapere se c'è una sostenibilità economica dell'opera".

Tensione tra opposti schieramenti
Si sono registrati momenti di tensione dinanzi al portone d'ingresso del municipio. Gli agenti hanno sbarrato l'ingresso creando una barriera tra i No Tav e un nutrito gruppo di manifestanti che invece sono a favore dell'opera. Fra questi il consigliere regionale di Forza Italia Andrea Tronzano. "Speriamo che (il presidente della regione) Chiamparino monitori la situazione e alla fine prevalga il buon senso", ha detto.

Espulsi consiglieri di centrosinistra
La seduta è stata sospesa per qualche minuto dal presidente a causa della protesta dei consiglieri di centrosinistra che hanno esibito cartelli con le scritte "Torino dice Si alla Tav', #Torinodicebasta". Tra i consiglieri, anche l'ex sindaco Piero Fassino. È stata convocata la conferenza dei capigruppo.

M5s: la Tav si ridiscute come da contratto di governo
Questa vicenda che si discute a Torino oggi ha un valore nazionale. Per il movimento cinque stelle prende posizione il capogruppo alla Camera Francesco D'Uva, secondo il quale "nel Contratto di governo abbiamo messo nero su bianco le nostre intenzioni rispetto alla Tav Torino-Lione e non c'è ragione di procedere diversamente. Nel rispetto degli accordi con la Francia, l'opera si ridiscute integralmente e intanto è in via di completamento, come previsto per tutte le grandi opere, l'analisi costi-benefici che, ricordiamo, il ministro Toninelli ha affidato a un pool di esperti indipendenti e qualificati. Anche in questo caso, il faro per noi è l'interesse della collettività a fruire di opere utili e non inutilmente dispendiose. Sull'Alta velocità Torino-Lione trarremo le nostre conclusioni alla luce dei risultati dell'analisi costi-benefici".

Di Maio: "Nessun chiarimento da fare con Salvini"
A sostegno di quanto dichiarato da D'Uva, il leader dei cinque stelle Luigi Di Maio ha detto oggi a Marcianise che "con il vicepremier Matteo Salvini non c'è nessun chiarimento da fare: per quanto mi riguarda la Tav, quindi la rinegoziazione del progetto Tav è dentro il contratto di governo". Di Maio era a Marcianise per la presentazione di Mercitalia Fast, il nuovo servizio merci ad alta velocità del Gruppo Fs Italiane.

Ferrero (M5s): oggi traguardo dopo 20 anni di lotta
"Oggi per me come valsusina, e anche storica esponente del movimento No Tav, chiedere in aula come Comune di Torino al Governo di attuare una politica rigorosa pubblica e verificabile di analisi costi e benefici è un traguardo che dà significato a 20 anni di mia vita politica, non partitica, fatta di presidi, marce, articoli, dibattiti pubblici sul No Tav".

Ad affermarlo, Viviana Ferrero, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle al Comune di Torino ed esponente No Tav della Valle di Susa. "E in questo momento - aggiunge - voglio ringraziare proprio Alberto e Bianca Perino come simbolo di quella umanità che non ha mai smesso di credere a un modello diverso. Ringraziare i tecnici della commissione tecnica Torino Lione senza nominarli, ma con un ringraziamento singolo ad ognuno di loro, per aver portato avanti con determinazione la forza dei numeri". "Tutto questo - conclude - mi dà grande speranza. Dopo così tanto tempo è una speranza concreta e realizzabile".

Il fronte a favore della Tav
Il fronte pro-Tav è capeggiato dagli imprenditori piemontesi appoggiati dalla Confindustria. Sullo stesso lato della 'barricata', in maniera insolita, dem e FdI. Circa duecento imprenditori e
sindacalisti hanno partecipato al presidio davanti al Comune. Davanti a Palazzo di Città ci sono i presidenti delle nove associazioni d'impresa - Api, Unione Industriale, Amma, Ascom, Confartigianato, Cna, Confesercenti, Collegio Costruttori, Confapi - che entreranno in Sala Rossa per assistere al dibattito. Presenti anche la Cisl e la Fim. I rappresentanti degli imprenditori hanno incontrato Valentina Sganga, capogruppo del M5S a Palazzo di Città, e  poi i capigruppo degli altri partiti.

Sganga, M5s: non ci sono ragioni per rinvio discussione Odg 
"È stato un primo momento di confronto che speriamo proseguirà. Ci è stato chiesto il rinvio della discussione dell'odg ma non ci sono ragioni perché questo avvenga. Quello che dispiace è constatare che solo oggi ci sia stata questa esigenza di incontro quando sono più di due anni che il Movimento 5 Stelle amministra la città". Così la capogruppo pentastellata della Sala Rossa, Valentina Sganga, al termine dell'incontro con le associazioni d'impresa. Sulla stessa linea Andrea Russi presidente della commissione consiliare Attività produttive che sottolinea: "mi sarebbe piaciuto avere prima questo incontro. Abbiamo fatto ben due commissioni pubbliche a cui era  stato invitato il fronte del sì, ma nessuno si è presentato. Oggi le categorie hanno detto che l'opera è fondamentale, ma non hanno portato dati tecnici. Noi volevano  un Consiglio aperto ma minoranze hanno sempre votato contro".

Le imprese: "Sì Tav per Torino Piemonte e ambiente"
Gli imprenditori si mobilitano per opporsi a chi vuole lo stop della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione, considerata determinante per il futuro della città e della regione subalpina. E la sfida del mondo delle imprese ha trovato l'appoggio di esponenti dem pronti a una iniziativa aperta a tutti i cittadini: si presenteranno in sala rossa con cartelli dalla scritta "Sì Tav. Per Torino, per il Piemonte, per l'ambiente".

Ci sarà anche l'ex senatore del Pd Stefano Esposito, da sempre sostenitore della grande opera. In consiglio comunale per le imprese si sono dati appuntamento Corrado Alberto, presidente API Torino, Dario Gallina, presidente dell'Unione industriale di Torino, Giorgio Marsiaj, numero uno dell'Amma, che riunisce le aziende metalmeccaniche, Maria Luisa Coppa, a capo dell'Ascom, Giancarlo Banchieri, alla guida di Confesercenti torinese. E poi Dino De Santis, presidente di Confartigianato, Andrea Talaia di Cna, Antonio Mattio, al timone del Collegio costruttori di Torino e Alessandro Frascarolo di Confapi cittadina.

Confindustria ribadisce "con forza l'assoluta necessità di completare i lavori della Tav". E annuncia "che proprio a Torino convocherà un Consiglio generale straordinario allargato alla partecipazione dei Presidenti di tutte le Associazioni Territoriali d'Italia per protestare insieme contro una scelta, il blocco degli investimenti, che mortifica l'economia e l'occupazione del Paese". 
Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, considera la  mozione contro la Tav una decisione molto triste per la città e per il Paese. "Il nostro pensiero è in linea con la Confindustria di Torino - ha commentato - Siamo un Paese industriale e dobbiamo avere una visione che sembra venire meno con questo blocco ideologico alle grandi infrastrutture che sono nell'interesse del Paese". "L'Italia- ha aggiunto Boccia- è la seconda manifattura d'Europa ed è nell'interesse del Paese fare le grandi opere, non solo di una categoria. Bisognerebbe chiedere al Governo come far crescere il Paese chiudendo i cantieri. È un paradosso che non ha alcun senso".

FdI: referendum propositivo comunale
"Ottimo il segnale Sì Tav lanciato dai presidenti delle organizzazioni imprenditoriali con la loro partecipazione al Consiglio Comunale, ma purtroppo non è sufficiente, dal momento che la Sala Rossa è impantanata nel corto circuito ideologico del no-tutto a cinque stelle. La vicenda olimpica con le fiaccolate inascoltate di fronte a Palazzo Civico hanno già dimostrato l’irresponsabile sordità del Sindaco Appendino e della sua maggioranza. Per questa ragione, lanciamo un referendum propositivo comunale ad iniziativa popolare, ai sensi dell’art. 17 bis dello Statuto della Città di Torino, e invitiamo tutte le associazioni di imprese, artigiani, industriali, i sindacati dei lavoratori e le forze politiche che hanno a cuore lo sviluppo e l’occupazione del capoluogo piemontese a costituire insieme il Comitato Promotore #nonperdereiltreno, che il Regolamento comunale prevede essere di almeno dieci residenti torinesi".

Lo annunciano Maurizio Marrone, dirigente nazionale di Fratelli d’Italia, e Augusta Montaruli, parlamentare FdI, che ricordano come "già mesi fa avevamo proposto a Chiamparino di indire un referendum regionale, ma ha perso mesi di tempo con un incomprensibile attendismo. Ora, alla luce dell’immobilità del Consiglio Regionale e dell’ostilità ideologica del Consiglio Comunale torinese, siano i cittadini a riprendersi la parola con l’iniziativa popolare referendaria, dando una lezione ad una classe dirigente locale irresponsabile. Aspettiamo con fiducia le adesioni, a partire dalla Lega, che potrà così sciogliere una volta per tutte le ambiguità sulla Tav", concludono.