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POLITICA

L'intervista

Transizione ecologica, il ministro Cingolani risponde sul caro bollette

Il Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani è tornato a parlare, durante un'intervista a Radio Anch'io, su Radio Uno Rai, di rincari delle bollette di luce e gas e della transizione ecologica in Italia. Sul nucleare: ora non ci sono le condizioni

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Il ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani
Il tema è caldissimo, tanto che in queste ore è in corso a Palazzo Chigi una riunione del premier Mario Draghi con i ministri Roberto Cingolani e Daniele Franco sul tema del rincaro delle bollette energetiche. E' difficile, spiegano ad ora fonti di governo, che un provvedimento arrivi già oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri, ma per intervenire - sottolineano - c'è tempo fino al 30 settembre. 

Cingolani: "Questione di mercato, aumenta costo del gas"
Sulla questione aveva anticipato la linea del governo il ministro della transizione energetica.  "Non è questione di parole, è questione di mercato. È sotto gli occhi di tutti che il gas stia aumentando in maniera costante, ed essendo la materia prima per produrre elettricità ne abbiamo un effetto importante sulla bolletta. Circa l'80% degli aumenti viene dal gas", dice Roberto Cingolani  intervistato da Radio Anch'io, su Radio Uno Rai.



"Ora la vera cosa importante è accelerare il nostro processo di installazione delle rinnovabili e cosi ci sganciamo più rapidamente possibile dal costo del gas", esorta Cingolani, in ciò "il dl Semplificazioni ha fatto un lavoro enorme, noi stimiamo di scendere da 1.200 giorni di tempo medio di autorizzazione per un impianto a circa 1/5".

"Bisogna ragionare su come viene costruita e calcolata la bolletta. Ogni Paese ha la sua ricetta. Va un po' riscritto il metodo di calcolo, lo stiamo facendo in queste ore, stiamo lavorando", ha continuato Cingolani. Nel frattempo il decreto al vaglio del Consiglio dei Ministri potrebbe contenere l’aumento delle bollette energetiche - annuncia Cingolani - intervenendo sugli oneri di sistema. Il Ministro aveva assicurato che "il governo è fortemente impegnato  per la mitigazione dei costi delle bollette dovuti a queste congiunture internazionali e per fare in modo che la transizione verso le energie più sostenibili sia rapida e non penalizzi le famiglie". Un eventuale intervento sull’Iva potrebbe invece essere affrontato nella prossima legge di bilancio.

Sul nucleare "non ho assolutamente cambiato idea e le cose rimangono così come sono: ho detto a degli studenti che gli impianti di nuova generazione non sono maturi, ma nei prossimi anni vedremo cosa succederà e sarebbe importante, qualora fossero sicuri, valutarne l'utilizzo, perché il cambiamento climatico è un problema che durerà un secolo. Ora non possiamo fare nulla perché c'è un referendum che dice 'no' ai vecchi impianti e quelli nuovi ora non ci sono", ha sottolineato il ministro a conferma delle dichiarazioni del giorno precedente rilasciate dal leader M5S Giuseppe Conte: "Il ministro Cingolani mi ha assolutamente garantito che l'orizzonte del nucleare non sarà qui in Italia, abbiamo avuto la piena garanzia".