MONDO
Vertice Ue-Ankara sui migranti
La Turchia propone all'Ue uno scambio tra migranti. Schulz: preoccupa il giro di vite sui media
La Turchia offre all'Europa di riprendere tutti i migranti che illegalmente hanno raggiunto l'Ue ma per ogni profugo siriano riammesso, l'Ue ne dovrà accogliere uno in modo legale da Ankara. Schulz al vertice Ue esprime preoccupazione per la libertà dei media in Turchia
La Turchia offre all'Europa di riprendere tutti i migranti che illegalmente hanno raggiunto l'Ue da una certa data in poi - sia gli economici che i richiedenti asilo - ma propone un meccanismo secondo il quale, per ogni profugo siriano riammesso, l'Ue ne accolga uno in modo legale dalla Turchia. Lo spiegano fonti diplomatiche a margine del vertice Ue-Turchia in corso a Bruxelles. Ankara chiede inoltre 3 miliardi aggiuntivi nel 2018 per i profughi; l'apertura di nuovi capitoli del processo di adesione Ue; e la liberalizzazione dei visti a giugno.
La Turchia vuole così accelerare il processo di adesione del Paese all'Ue, ma il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, aprendo i lavori del vertice, ha "espresso preoccupazione per gli sviluppi per la libertà dei media", facendo riferimento al "caso Zaman" e quindi ha rifiutato il "tentativo di legare la crisi dei migranti al processo di adesione della Turchia alla Ue".
Schulz ha sottolineato che "il processo dura da dieci anni e non può essere la precondizione per trovare soluzioni rapide nella crisi dei rifugiati".
Anche il premier ungherese Viktor Orban pone il veto sulla nuova proposta avanzata dalla Turchia, in particolare sulla parte che riguarda i reinsediamenti dei profughi. Lo ha detto il portavoce del governo di Budapest, Zoltan Kovacs, che ha diffuso su Twitter il suo messaggio.
Durante il pranzo di oggi a Bruxelles col premier turco Ahmet Davutoglu, il primo ministro britannico David Cameron ed altri leader Ue hanno "sollevato preoccupazioni sulle libertà di stampa in Turchia", riferisce il portavoce di Downing Street. "Il primo ministro - spiega - ha sottolineato l'importanza delle protezioni per una stampa libera e i diritti umani in Turchia".
La Turchia vuole così accelerare il processo di adesione del Paese all'Ue, ma il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, aprendo i lavori del vertice, ha "espresso preoccupazione per gli sviluppi per la libertà dei media", facendo riferimento al "caso Zaman" e quindi ha rifiutato il "tentativo di legare la crisi dei migranti al processo di adesione della Turchia alla Ue".
Schulz ha sottolineato che "il processo dura da dieci anni e non può essere la precondizione per trovare soluzioni rapide nella crisi dei rifugiati".
Anche il premier ungherese Viktor Orban pone il veto sulla nuova proposta avanzata dalla Turchia, in particolare sulla parte che riguarda i reinsediamenti dei profughi. Lo ha detto il portavoce del governo di Budapest, Zoltan Kovacs, che ha diffuso su Twitter il suo messaggio.
PM #Orban has vetoed EU-Turkey plan to relocate asylum seekers directly from Turkey
— Zoltan Kovacs (@zoltanspox) 7 marzo 2016
Durante il pranzo di oggi a Bruxelles col premier turco Ahmet Davutoglu, il primo ministro britannico David Cameron ed altri leader Ue hanno "sollevato preoccupazioni sulle libertà di stampa in Turchia", riferisce il portavoce di Downing Street. "Il primo ministro - spiega - ha sottolineato l'importanza delle protezioni per una stampa libera e i diritti umani in Turchia".