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ITALIA

Il caso

Ventimiglia, ancora respingimenti. In 170 da una settimana sulla scogliera

La Francia trova migranti irregolari sul suo territorio e li manda in Italia perché da lì sono arrivati. La polizia di frontiera italiana controlla i migranti 'inviati' in Italia e se non sono transitati dal nostro paese li fa tornare oltre frontiera. Intanto un poliziotto della Polfer di Catania è stato denunciato per aver scritto su Facebook che i migranti dovrebbero essere bruciati o buttati a mare.
 

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(lapresse)
Sono anora centosettanta le persone che vivono sugli scogli aspettando di trovare un paese, una casa, che le accolga. Da una settimana i migranti sono sulla scogliera a Ponte S.Ludovico, a pochi passi dal confine italo-francese, sperando di passare il confine, mentre la maggior parte di quelli che si trovavano alla stazione di Ventimiglia ha accettato di trasferirsi nei locali messi a disposizione da Rfi

Intanto Italia e Francia si rimpallano la responsabilità dell'accoglienza dei migranti. La Francia trova clandestini sul suo territorio e li manda in Italia perché da lì sono arrivati. La polizia di frontiera italiana controlla i migranti 'inviati' in Italia e se non sono transitati dal nostro paese li fa tornare oltre frontiera, a Mentone. Questa situazione è già stata vissuta da 90 persone: 55 migranti sono stati respinti dall'Italia.

L'andirivieni ha generato una certa confusione e nel pomeriggio di ieri c'è stata la sensazione che la Francia avesse adottato una linea più morbida di quella usata finora. Sensazione subito smentita. "La nostra linea non è cambiata", ha detto un alto responsabile della prefettura delle Alpes-Maritimes. Il "riaccompagnamento" dei migranti irregolari verso l'Italia "continua in modo normale". Insomma, la frontiera francese resta 'chiusa' ai migranti e "aperta nel rispetto delle regole", dice l'ambasciata di Francia a Roma.    

La frontiera di Ponte S.Ludovico, per parte francese, in queste ore sta anche rafforzando la presenza della Police Nationale, della Gendarmerie e della Compagnie Republicaine de Securité, ovvero il reparto antisommossa, per la manifestazione che si sta preparando a Ventimiglia. Per il pomeriggio è in programma la manifestazione dei centri sociali nel centro della città. Intanto, la vicesegretaria del Pd Debora Serracchiani invita ogni Regione a fare la sua parte e la presidente della Camera Laura Boldrini sottolinea che la situazione coi migranti che sta vivendo l'Italia "non è di emergenza perché l'emergenza è dove c'è la guerra. L'emergenza c'è nel Mediterraneo dove sono morte 1.200 persone".    

Tra parole, respingimenti e riammissioni, la vita dei profughi a Ventimiglia va avanti tra preghiere, Ramadan, malori, scabbia e un internet point 'volanete' allestito dai volontari con un pc portatile, per permettere ai migranti di comunicare con i familiari. E intanto l'astio contro queste persone in fuga dal proprio paese si manifesta. Ieri un poliziotto della Polfer di Catania, Gioacchino Lunetta, è stato denunciato per aver scritto su Facebook che i migranti dovrebbero essere bruciati o buttati a mare.