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ECONOMIA

Board Forum Spencer Stuart 2019

Visco: Bankitalia è pubblica, non privata. Non ci sono dubbi sul nostro operato

Il governatore della Banca centrale: le riserve di oro non possono essere usate per il finanziamento monetario. Ci sono state crisi di banche, ma il sistema ha retto. 

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"La Banca d'Italia è un ente pubblico. Non è un ente di proprietà di alcune banche private come qualcuno dice", afferma il governatore Ignazio Visco. "Nel 1936 alcuni istituti misero delle quote per 300 milioni di lire. I trecento milioni di allora ora equivalgono al capitale sociale di Bankitalia in mano ai suoi partecipanti che da 60 sono diventati oltre 120 mentre le quote che danno diritto di voto sono scese al 3% e anche quelle che danno diritto ai dividendi. Bankitalia è pubblica e fa un servizio per la comunità".

Non ci sono dubbi sul nostro operato
 "Ci mancherebbe altro. Non credo che ci devono essere dubbi su cosa si fa in Bankitalia e chi lo fa. In Bankitalia si fa il massimo per il bene della comunità", dice Visco, rispondendo ad una domanda di Ferruccio De Bortoli sulle affermazioni del vicepremier Luigi Di Maio, che ha detto che non c'è un tema di sfiducia su Bankitalia. "E non è vero che si fa tutto a Francoforte, come spesso si dice. Bankitalia si occupa di crisi bancarie con governo e ministero dell'economia in un contesto molto difficile che si è messo su molto in fretta e credo molto bene". 

L'oro di Bankitalia non è per il finanziamento monetario
"L'oro ammonta tra gli 80 ai 90 miliardi di euro, dipende dal prezzo del giorno. L'oro è una piccola componente" del bilancio, "è della Banca d'Italia e non può essere utilizzato come finanziamento monetario per il Tesoro. Questo è pacifico", spiega il governatore di Bankitalia nel corso del Board Forum Spencer Stuart 2019 a Milano.

Banche, ci sono state crisi ma sistema ha retto
"Ci sono stati dei progressi sulla governance bancarie. Con le grandi banche ci sono stati degli aumenti di capitale" dice Visco. "Ci sono state crisi di banche e fallimenti, ma è stato un effetto nettamente inferiore rispetto agli altri Paesi europei. Le cattive gestioni sono state individuate da Bankitalia. Nonostante la crisi il sistema bancario ha retto, è un sistema che nel suo complesso ha retto. Ma ora la sfida è quella futura, con le tecnologie". 

Gestione crisi banche divenuta quasi impossibile
"La difficoltà non è la vigilanza" delle banche", "ma la gestione delle crisi che è diventata quasi impossibile" a causa degli "strumenti" a disposizione, sottolinea il governatore della Banca d'Italia tornando sulle critiche espresse dal capo della vigilanza di Via Nazionale alle regole Ue e il bail in. Visco ha ricordato come i casi di "mala gestio" siano stati individuati dalla stessa Banca d'Italia. 

Riforme Bcc e banche Popolari erano necessarie
"Le riforme delle banche popolari e delle Bcc erano risposte necessarie a fronte della lentezza di adeguamento rispetto al cambiamento", dice ancora Visco, sottolineando di capire le critiche ma che appunto tali riforme fossero non più rinviabili. 

Schäuble non ricattò su bail in, Italia debole
"Non è il ministro delle finanze tedesco Schäuble che ricatta" l'Italia sul bail in ma "è lui che dice all'ennesimo ministro dell'Economia italiano: 'Tu quanto duri?", afferma il governatore di Banca d'Italia secondo cui "la stabilità politica è importante e se un governo dura 11 mesi e ci sono 5 ministri in 5 anni c'è un problema". Visco ha ribadito come "c'è del vero in quanto ha detto Tria (sul ricatto ndr)" come "debolezza contrattuale e numerica" e sulle ragioni "per cui sia il bail in che la burden sharing" non erano "raccomandate per l'Italia".