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ECONOMIA

"Rete di sicurezza pubblica contro rischi sistemici"

Banca d'Italia, Visco: esagerati timori su banche italiane. Bail-in da ripensare

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E' "sbagliata" la percezione che la Bce stia facendo pressioni per una rapida dismissione dei crediti deteriorati. E' quanto ha sottolineato il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, parlando al workshop a Firenze sulla stabilità del sistema bancario ricordando che il presidente della banca centrale Europea Mario Draghi e il capo del supervisory board hanno "recentemente e pubblicamente chiarito". Questa percezione dei mercati e della stampa potrebbe essere stata tra i motivi della significativa flessione dei corsi azionari delle banche dell'area euro e di quelle italiane in particolare.

Secondo Visco i timori sulle banche italiane sono esagerati. "Ci sono buone ragioni - ha spiegato il governatore della Banca d'Italia- per sostenere che siano esagerate le preoccupazioni dei mercati sulla qualità degli asset delle banche italiane" che hanno un alto livello di garanzie sui crediti deteriorati (Npl) e una più che piena copertura attraverso garanzie reali e di altro tipo ha sottolineato il governatore di Bankitalia.

Per quanto riguarda il fondo Atlante, quest'ultimo  dispone di risorse "in qualche misura limitate", ma "può aiutare a sbloccare il mercato dei crediti deteriorati (Npl), contribuendo fin da subito a una soluzione che comunque non potrà che richiedere tempo". 

Dallo 'State of Union' di Firenze il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, torna sulla necessità di rivedere lo strumento del bail-in trovando "il giusto equilibrio". "Uno strumento, il bail-in, concepito per ridurre l'impatto di una crisi non deve creare le premesse per crearne una ancora più probabile: se questo è il caso, il progetto e/o la sua attuazione devono essere ripensati. Dobbiamo trovare il giusto equilibrio" afferma Visco nel suo intervento al workshop sulla stabilità del sistema bancario. "Gli investitori che sono stati colpiti da un bail-in potranno trovare conforto nel fatto che essi sono stati protetti come contribuenti".

Le conseguenze di uno squilibrio dei mercati "possono essere piuttosto gravi" e a volte occorre agire velocemente: "nel caso delle banche, questo richiede la possibilità di ricorrere a una rete di protezione pubblica e, in un'Unione come la nostra, anche a una sovranazionale in presenza di rischi sistemici e di contagio", dice il governatore di Bankitalia.

"Se fallisce un supermercato, lo chiudi e un altro apre. Se fallisce una banca, è molto improbabile che ne apra un'altra, è più  probabile che quella accanto cominci ad avere problemi", spiega Visco, invitando la vigilanza e il dibattito pubblico a riflettere sul tema con grande cautela.