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ECONOMIA

Confronto serrato

La crisi Whirlpool al tavolo del Mise, Todde: continua confronto con azienda

Il viceministro allo Sviluppo economico ha chiesto tempo all'azienda, ritenendo il piano illustrato da Invitalia "serio e credibile". Il percorso prevede la costituzione del consorzio per la reindustrializzazione del sito di Napoli entro il 15 dicembre

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di Tiziana Di Giovannandrea
Il tavolo Whirlpool è ripreso al Mise. Le parti dopo aver fatto una pausa hanno continuato il confronto, iniziato ieri con oltre 30 ore di serrata discussione, al ministero dello Sviluppo economico. L'obiettivo è quello di scongiurare i licenziamenti che dovrebbero partire da oggi. Ieri Whirlpool ha dato la disponibilità a sospendere fino al 15 dicembre la procedura, se si riuscisse a chiudere un accordo entro oggi.

''Ci sono state ulteriori interlocuzioni con l'azienda in queste ore" avrebbe detto il viceministro dello Sviluppo economico Alessandra Todde. "Abbiamo detto che le scelte dell'azienda non sono ragionevoli e non comprendiamo il perché l'azienda voglia chiudere la procedura oggi nonostante il tribunale si sia espresso poche ore fa. Sono in costante contatto con i ministri Orlando e Giorgetti. Torniamo a confrontarci con l'azienda'', avrebbe dichiarato Todde.

Todde ha chiesto tempo all'azienda, ritenendo il piano illustrato da Invitalia "serio e credibile"; il percorso prevede la costituzione del consorzio per la reindustrializzazione del sito di Napoli entro il 15 dicembre ed entro la stessa data sarebbe presentato il Piano industriale. Il supporto pubblico individuerebbe interventi per la riqualificazione dell'area, sostegno agli investimenti materiali e alla R&S (gli investimenti in Ricerca e Sviluppo, ndr), la possibilità di intervento del Fondo di salvaguardia, interventi di riqualificazione del personale, previsione di ammortizzatori sociali. La fase progettuale richiederebbe due mesi e prevede l'elaborazione del piano di sviluppo strategico per la creazione dell'hub della mobilità sostenibile, l'elaborazione del piano progettuale infrastrutturale, l'elaborazione dei piani progettuali dei partner, la definizione del modello di gestione.

Fim: Draghi chiami vertici americani multinazionale
I sindacati però insistono nel chiedere garanzie sull'occupazione, visto che l'azienda, con atteggiamento definito 'arrogante', non è disposta ad allungare ulteriormente la procedura dei licenziamenti per dare tempo di trovare a una soluzione. Assicurano che finché non sarà trovata una soluzione che scongiuri i licenziamenti non lasceranno il ministero e rivolgono un appello al presidente del Consiglio, Mario Draghi: "Siamo all'orlo di un baratro sociale per 340 lavoratori ed è per questo che è necessaria tutta l'autorevolezza del premier Draghi affinché da qui a stasera contatti il Ceo di Whirpool in America per prolungare procedura ed evitare un disastro". In questo modo è espresso Raffaele Apetino, segretario Fim Cisl Campania rivolgendo un appello al governo per cercare di disinnescare la mina dei licenziamenti. "Servono 59 giorni di allungamento della procedura così da poter scongiurare il licenziamento di 340 lavoratori e consentire al consorzio di insediarsi il 15 dicembre così come confermato oggi da Invitalia e governo". 

Fiom: abbiamo difeso il lavoro, i diritti e la legalità, praticando tutte le strade
In questi tre anni e cinque mesi di vertenza - sono state le parole del segretario generale regionale della Fiom Cgil Campania, Massimiliano Guglielmi - abbiamo difeso il lavoro, i diritti e la legalità, praticando tutte le strade. Una multinazionale non può venire in Italia, violare le regole e le leggi e mandare sulla strada più di 350 famiglie".  

Udienza Tribunale di Napoli rinviata al 22 ottobre, congelamento momentaneo dei licenziamenti
Dopo il rinvio al 22 ottobre dell'udienza del Tribunale di Napoli, per il ricorso presentato dai sindacati per comportamento antisindacale contro la Whirlpool, la multinazionale si è impegnata unilateralmente a non procedere all'invio delle lettere di licenziamento fino al 22 ottobre, congelando così di fatto i licenziamenti per una settimana ulteriore. Al tavolo del  Mise, la multinazionale ha ribadito l'intenzione di chiudere la procedura di licenziamento collettivo oggi, dando però la propria disponibilità a lavorare fino al 29 ottobre con l'obiettivo di definire un accordo vincolante con il consorzio e le parti sociali in modo da definire la transizione di lavoratori e asset entro e non oltre il 15 dicembre.