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POLITICA

Voto regionale

Abruzzo, il trionfo del centrodestra: Marsilio presidente, Lega primo partito. Crollo del M5S

Cala l'affluenza: 53,12% contro 61,55%. Marsilio: la priorità è la ricostruzione. Conte: per il governo non cambia nulla, continuiamo a lavorare 

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Trionfa il Centrodestra alle elezioni regionali in Abruzzo. Distacco schiacciante di Marco Marsilio rispetto agli avversari: il nuovo governatore ha raccolto il 48% dei consensi, staccando il candidato del Centrosinistra allargato Giovanni Legnini, che si è fermato al 31,3 %. La candidata M5S, Sara Marcozzi, finisce terza con il 20,1% dei voti, con un dimezzamento dei voti per i M5s rispetto alle politiche dello scorso anno. Affluenza in calo al 53,12%.  

Il nuovo Consiglio regionale
Per quanto riguarda l'elezione del Consiglio regionale, con sistema proporzionale, questi i dati definitivi: Lega 27,53%, 10 consiglieri; M5s 19,73%, 7 seggi; Pd 11,14%, 3 seggi; Forza Italia 9,04%, 3 seggi; FdI 6,48%, 2 seggi; un seggio ciascuno a Legnini presidente 5,55%; Abruzzo in comune - Regione facile (cs) 3,86%; Azione politica (cd) 3,24%; Udc - Dc - Idea (cd) 2,88%. Il centrodestra ottiene 18 seggi, il centrosinistra 6 e M5s 7.

Il nuovo governatore: la priorità è la ricostruzione
Marco Marsilio, figlio di abruzzesi di Tocco da Casauria (Pescara), ha scelto un vino prodotto nella sua città per brindare e ha risposto in dialetto a chi gli chiedeva se sia abruzzese, visto gli attacchi dagli avversari sul fatto che non sia nato e cresciuto in Abruzzo. "Freght!", ha esclamato, come a dire, "certo!". "Con questa squadra daremo un futuro all'Abruzzo come meritano gli abruzzesi", ha proseguito sottolineando che la "priorità assoluta è la ricostruzione" dopo il sisma. 

Rilancio per la coalizione di centrodestra
La vittoria di Marco Marsilio rilancia dunque la coalizione di centrodestra e segna un netto calo del Movimento 5 stelle rispetto alle politiche di un anno fa. Un risultato che Giorgia Meloni, presidente di FdI, commenta con entusiasmo: "Una giornata storica - dice - gli elettori hanno premiato la competenza e la coerenza, che abbiamo saputo dimostrare in questi anni". Un modello, aggiunge, che può  "essere spendibile anche a livello nazionale".
 
Anche Matteo Salvini sottolinea la "vittoria clamorosa". La Lega in Abruzzo ha raddoppiato i consensi ed è ora 27,45%, ma il vicepremier assicura: "Non cambia nulla a livello di governo. Avanti con il lavoro. Abbiamo tanti impegni da mantenere".   
 
Silvio Berlusconi guarda con fiducia ai prossimi appuntamenti elettorali, anche se FI (che ha ottenuto il 9,1% delle preferenze) è l'unico partito della coalizione che cala rispetto alle politiche del 4 marzo. "Da oggi - afferma il leader azzurro - comincia la sfida di Forza Italia e del centro-destra per la Sardegna, per la Basilicata, per il Piemonte e infine per le elezioni europee di maggio decisive per il futuro dell'Europa e dell'Italia. Sono sicuro che il centro-destra unito avra' successo in tutte queste importanti elezioni". Controcorrente il commento di Giovanni Toti, governatore della Liguria, che invita i vertici del partito a mettersi in gioco. "La Lega vola, Fratelli d'Italia cresce, cresce persino l'Udc, Forza Italia perde circa altri 5 punti dalle elezioni di un anno fa. Ma guai a chi dice qualcosa. La decrescita felice non è più programma del 5s, eèil programma della nostra classe dirigente", sottolinea.

Il voto anticipato dopo le dimissioni del Pd D'Alfonso
L'Abruzzo ha dunque un nuovo presidente di Centrodestra dopo il Governo regionale uscente a matrice Pd di Luciano D'Alfonso, la cui elezione a senatore lo scorso 4 marzo alle politiche e le sue conseguenti dimissioni da governatore hanno determinato le consultazioni anticipate.  
 
Legnini: è un punto di partenza
In casa centrosinistra si guarda al risultato del progetto politico, con 7 liste (Legnini Presidente, Abruzzo Insieme, Avanti Abruzzo, Abruzzo in Comune, +Abruzzo, Progressisti per Legnini, Centristi per l'Europa-Solidali e popolari) e il Pd. "Siamo oltre il 30%, vorrei ricordare che l'anno scorso in Abruzzo il centrosinistra compreso Leu ha conseguito un risultato del 17,6%, abbiamo avuto 10 punti in più ma non è stato sufficiente. Si tratta di un punto di partenza e oltre il 30% ottenuto in due mesi, mi sembra un risultato importante", ha detto Legnini.  



Sara Marcozzi: nulla da rimproverarci
Nel MoVimento 5 Stelle la candidata Sara Marcozzi difende l'operato e attacca quelle che chiama le "ammucchiate". "Non abbiamo nulla da rimproverarci. Ci è stata confermata la fiducia di 5 anni fa. La debacle è del Pd dal 25% del 2014 al 9-10% di quest'anno, stessa cosa per Forza Italia dal 16% al 10%. È successo quello che dicevamo da anni".

Le altre elezioni
Nelle elezioni politiche, svoltesi nel marzo dello scorso anno, il M5s trionfò con il 39,85%, davanti al centrodestra con il 35,53%, mentre il centrosinistra si fermò al 17,60%. I dati si riferiscono alla Camera dei deputati.

Le precedenti regionali
Nelle precedenti elezioni regionali, svoltesi il 25 maggio 2014, vinse il centrosinistra, guidato da Luciano D'Alfonso (Pd), con il 46,26% e 18 seggi, davanti al centrodestra di Giovanni Chiodi (Fi, presidente uscente) con il 29,26% e 7 seggi, e a Sara Marcozzi (M5s) con il 21,41% e 6 seggi.

De Falco: "Sconfitta chiara, fermare deriva"
 "I risultati elettorali in Abruzzo sono chiari ed inequivocabili. Il Movimento, da una parte, sembra avere dimenticato la propria funzione moralizzatrice, mentre dall'altra i fini di giustizia civile e sociale. A questo punto, la sconfitta dovrebbe essere un'occasione per fermare la deriva e riflettere con serieta'". Lo scrive su facebook il senatore Gregorio de Falco.