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MONDO

Siria

Aleppo, l'esercito prende il controllo della città vecchia

Forze armate avanzano, i ribelli perdono il controllo della zona storica di Aleppo. Intanto muore un colonnello russo per le ferite riportate in un attacco dei miliziani nella parte ovest della città siriana. A sud, vicino Damasco circa 3.000 miliziani accettano un cessate il fuoco e si arrendono, secondo l'agenzia russa Tass

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L'Osservatorio siriano dei diritti umani ha dichiarato che l'esercito di Damasco ha preso il controllo di tutte le parti della città vecchia di Aleppo, che era in mano ai ribelli. L'esercito aveva iniziato a entrare nell'area ieri, nell'ambito della veloce avanzata in cui le forze ribelli hanno perso ampie zone che erano sotto il loro controllo.

Almeno 80mila persone sarebbero fuggite da Aleppo est da quando l'esercito siriano ha iniziato la sua offensiva a metà novembre per riconquistare il settore della città  in mano ai ribelli. È lo stesso Osservatorio a precisarlo, sostenendo che il dato comprende chi ha cercato riparo a ovest della città, nell'area controllata da Damasco, e coloro che si sono spostati nell'enclave curda, ma non coloro che sono fuggiti a sud nel restante territorio ribelle.

Intanto si è appreso che un colonnello delle forze armate russe, Ruslan Galitskiy, è morto per le ferite riportate "in un attacco di artiglieria dei miliziani della cosiddetta opposizione contro uno dei quartieri di Aleppo ovest". Lo ha riferito il ministero della difesa di Mosca precisando che l'alto ufficiale è deceduto in ospedale e "i medici hanno lottato per la sua vita per alcuni giorni". Secondo il ministero della difesa russo, Galitskiy faceva parte di un gruppo di consiglieri militari russi inviato in Siria. 

Infine, secondo l'agenzia  russa Tass, circa 3.000 miliziani hanno deposto le armi a Khan al-Sheikh, vicino Damasco, ed è stato loro consentito di lasciare la città con le famiglie per dirigersi nella provincia di Idlib a bordo di 52 autobus.
 
"Dopo lunghi e difficili negoziati - ha spiegato il colonnello russo Alexiei Leshchenko -, è stato raggiunto un accordo di cessate il fuoco con i miliziani". I miliziani avrebbero lasciato sul posto 500 armi da fuoco, fucili da cecchino, e decine di mortai.