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ECONOMIA

Il ministro dei Trasporti, Lupi: "Bene l'incontro con Hogan"

Alitalia, accordo fatto: domani la firma con Etihad

"E' stato fatto un buonissimo lavoro - ha aggiunto il rappresentante del governo dopo l'incontro con l'ad della compagnia emiratina - oggi si definiranno gli ultimi dettagli e domani si chiude". Palazzo Chigi: "Esito trattative con Etihad positivo"

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Il ministro Lupi e l'ad di Etihad Hogan
Roma
Accordo fatto. Dopo giorni e giorni di tira e molla - a colpi di lettere-ultimatum e lettere di risposta - Alitalia e Etihad hanno chiuso l'intesa. "Domani pomeriggio si firma", ha detto il ministro dei Trasporti, Maurizio  Lupi, arrivando a Montecitorio al termine dell'incontro con la compagnia di Abu Dhabi guidata da James Hogan. L'incontro con l'ad della compagnia emiratina - ha riferito Lupi - è andato molto bene. E' stato fatto un buonissimo lavoro - ha aggiunto il rappresentante del governo - oggi si definiranno gli ultimi dettagli e domani si chiude". "Anche dopo i dati di ieri - ha concluso il ministro - questo rappresenta una grande iniezione di fiducia per il Paese".  Per il governo, all'incontro con Hogan, oltre a Lupi presente il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio. L'incontro- riferisce una nota del governo - ha confermato
l'esito positivo delle trattative con soddisfazione reciproca".


Nel pomeriggio, verso le 19, ci sarà un consiglio di amministrazione di Alitalia in preparazione dell'assemblea di domani che dovrebbe essere chiamata, oltre a deliberare l'aumento di capitale da 300 milioni di euro, anche a ratificare il preaccordo tra Alitalia ed Etihad.

La firma con la compagnia di Abu Dhabi arriva dopo una settimana intensa, fittissima di incontri tra Alitalia, i soci, le banche, ed Etihad stessa. Decisivo, ieri, un primo accordo di collaborazione industriale tra la nuova Alitalia e Poste Italiane, una delle condizioni dell'ad di Poste Francesco Caio per investire 75 milioni nella ricapitalizzazione attraverso una mid company. Ieri Poste ha accettato la partecipazione a un prestito ponte di 150 milioni che i soci dovrebbero versare alla fine di settembre come anticipo sull'aumento di capitale: immetterà 25 milioni, anticipando un terzo della quota. A settembre, però, la compagnia emiratina verificati i conti, confermerà  o meno la volontà di procedere all'intesa finale. Una intesa che avverrà non prima della fine di ottobre, dopo l'ok delle authorities.