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MONDO

La polemica

Ostaggi Sydney: Uber quadruplica i prezzi per chi vuole scappare dalla zona, poi si scusa

Le tariffe raggiungono i 100 dollari australiani, la rete protesta e si susseguono post e screenshot indignati. La compagnia di noleggio auto con conducente fa marcia indietro e offre corse gratis a chi vuole fuggire dal distretto finanziario. 

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Sydney (Australia)
Alle 9.45 del mattino, ora locale, per una trentina di persone inizia l'inferno: entrati in una cioccolateria di Sydney per una pausa si trovano sequestrati da un uomo armato, pigiati contro una vetrina dove campeggia una bandiera nera con scritte islamiche.

Fuga dalla zona degli ostaggi: Uber quadruplica i prezzi
A poco a poco la notizia si diffonde: Twitter, Facebook, giornali e siti, messaggi privati. Chi si trova nella zona intorno a Martin Place - il CBD, il Central Buisness Districr, il distretto finanziario di Sydney - vuole scappare. Ed è disposta a farlo con ogni mezzo: a piedi, in taxi, con Uber.
Uber se ne rende conto e aumenta i prezzi. Per una corsa che costerebbe normalmente 25 dollari australiani (circa 16 euro), ne chiede 100. Come minimo. Quattro volte tanto. Online scoppia la polemica: sciacallaggio, legge del profitto superiore alla morale. In rete piovono insulti, il tweet qui sotto è solo un esempio.


Alcuni utenti mandano screenshot dei prezzi alle stelle ai media, come quella pubblicata qui, tratta da Mashable

Le scuse di Uber: corse gratis
Mentre la polemica monta insieme alle tariffe, Uber Sydney decide di fare inversione a U e offre passaggi gratis a chiunque voglia fuggire dal distretto finanziario.