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POLITICA

Elezioni regionali

Berlusconi: "Non sarò leader dei moderati, ma padre nobile. Con 4 a 3 alle regionali, Renzi a casa"

Ultime interviste tv per il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi prima del silenzio elettorale. Secondo l'ex cavaliere, anche se il centrosinistra conquistasse 4 regioni su 7, il premier Renzi dovrebbe rassegnare le dimissioni

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"Sono sicuro che Matteo Salvini farà parte della grande casa dei moderati guidati da una leader che non potrà chiamarsi Silvio Berlusconi che resterà in campo magari come capo nobile". Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi apre alla Lega Nord, ma assicura che non sarà lui a guidare i moderati.

Sull'unità del centrodestra l'ex cavaliere si dice ottimista: "C'è la possibilità realistica di unire i moderati, partendo da Forza Italia che può essere il coagulo di questa operazione e da qui a due anni e mezzo raggiungiamo gli elettori moderati per convincerli a votare i moderati e non frazionare il voto". 


Nelle ultime interviste prima del silenzio elettorale, Berlusconi attacca il premier e leader del Pd Matteo Renzi.

"Renzi può fare la fine di D'Alema"
 "Attraverso le primarie è diventato segretario del Pd e si è autocatapultato a Chigi dove e' capo di un governo con una maggioranza incostituzionale che usa in modo spregiudicato per modificare la Costituzione", prosegue Berlusconi che aggiunge: "Ci eravamo illusi che Renzi fosse il miglior comunicatore apparso in politica da decenni e potesse avviare il Paese sulla strade del benessere e dello sviluppo". E molti nel Pd, sostiene l'ex Cavaliere, "sopportano Renzi perché credono sia un vincente" per cui se dovesse perdere alle Regionali "ci potrebbe essere una notte dei lunghi coltelli". 

E per il voto di domenica, Berlusconi si dice ottimista. "I pronostici di Renzi si sono fatti
via via più prudenti: da 6-1 a 4-3. "Potrebbe verificarsi come nel 2000 quando partimmo svantaggiati, vincemmo le elezioni e D'Alema, che stava a palazzo Chigi e ci era arrivato come Renzi senza voto popolare, andò a casa". 

 Secondo l'ex cavaliere, dunque, anche se il centrosinistra conquistasse 4 regioni su 7, il premier Renzi dovrebbe rassegnare le dimissioni