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MONDO

Comitato indipendente

Facebook conferma la messa al bando di Donald Trump. L'ex presidente: "Pagheranno politicamente"

Comitato di esperti conferma esclusione ma potrebbe modificare la decisione - che comprende Instagram - tra sei mesi. La furia di Trump: Facebook Twitter e Google sono una "vergogna assoluta"

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Il comitato di supervisione di Facebook ha deciso di confermare il bando di Donald Trump dalla piattaforma.

Il 'Facebook oversight board' è un gruppo esterno di esperti indipendenti voluto dal fondatore Mark Zuckerberg per riesaminare le scelte più radicali rispetto alla policy del social network.

Trump era stato escluso "a tempo indefinito" quattro mesi fa e il suo account oscurato per - sostiene la piattaforma -  aver incitato i suoi fan ad assaltare il Congresso americano nel gennaio scorso  e per averli poi difesi come "patrioti". Le azioni di Facebook, Twitter e Google sono una "vergogna assoluta" e le società tech "devono pagare un prezzo politico" ha detto l'ex presidente Usa, Donald Trump, dopo la decisione del Consiglio di sorveglianza di Facebook di non riammetterlo sulla sua piattaforma. 


Il comitato di Facebook incaricato di esaminare la rispondenza alla policy della piattaforma ha stabilito però che la decisione di sospendere l'ex presidente debba essere riesaminata tra sei mesi. Una misura che riguarda anche Instagram, altro social di proprietà di Mark Zuckerberg da cui Trump è stato escluso. L'ex presidente americano aveva almeno 60 milioni di follower su entrambe le piattaforme. Per Trump, sostiene la stampa americana, la conferma del bando da parte del board è una brutta notizia. L'ex presidente ha lanciato proprio martedì un suo website con cui dialogare con i sostenitori.


Il consiglio di sorveglianza ha dichiarato che Facebook non ha risposto alle domande se i suoi algoritmi abbiano amplificato i post incriminati dell'allora presidente degli Stati Uniti e abbiano contribuito all'assedio del Campidoglio a gennaio. Il consiglio ha raccomandato a Facebook di rivedere in che modo gli algoritmi potrebbero aver potenzialmente contribuito alle violenze e alla falsa narrativa su frode elettorale.