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Coronavirus

Crisanti: "Contribuisce a controllo dell'Rt"

Dibattito sul coprifuoco. Bonaccini: ci sono le condizioni per spostarlo. Galli: serve ancora

Il coprifuoco "sarebbe più opportuno toglierlo del tutto e tenere un livello di controlli molto alto, che è quello che è mancato in questo anno" dice il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. Dalla Lega, a Italia Viva la richiesta di abolizione per far ripartire l'economia

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È ancora scontro sul coprifuoco tra Governatori che chiedono di posticiparlo dalle 22 alle 24 (se non addirittura di sospenderlo) in linea con molti esponenti politici e i virologi che invece frenano temendo una impennata di nuovi contagi. 

"Credo ci siano le condizioni per spostare lo stop notturno alle 23.00 o alle 24.00 e per dare respiro agli operatori economici senza abbassare la guardia nella lotta al virus. Sono per proseguire con il Piano di riaperture già definito dal governo, che a metà mese prevedeva anche la possibile revisione dell'attuale limite delle 22, sulla base dei contagi". Così il governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini sul 'Corriere della sera' dove fa presente che "leggi e regole vanno fatte rispettare, perché servono a tutelare la salute delle persone. Non roviniamo tutto adesso che tornano ad aprirsi spazi di normalità attesi da mesi. Le riaperture c'è chi le chiede alzando la posta ogni giorno per provare a fermare la caduta nei sondaggi, e c'è chi le fa. Chi trasforma queste misure in battaglie di parte non fa l'interesse delle istituzioni e degli operatori economici".

Poi il capitolo 'green pass' che per Bonaccini è "uno strumento utile a garantire la possibilità di spostamenti, a sostenere il turismo. Ma migliora anche la prevenzione, la sicurezza e la tutela della salute. Va fatto tutto ciò che serve per una stagione estiva che veda il nostro Paese protagonista. Il governo è impegnato a uniformare le regole sugli spostamenti interni degli italiani a quelle sugli stranieri che da Paesi 'sicuri' vogliono venire in Italia. E' fondamentale che gli operatori possano avere certezze".

Toti: "Sarebbe meglio toglierlo e aumentare controlli"
Il coprifuoco "sarebbe più opportuno toglierlo del tutto e tenere un livello di controlli molto alto, che è quello che è mancato in questo anno". Così il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. "Capisco che per le forze dell'ordine sia un impegno aggiuntivo, talvolta sgradevole e faticoso, ma il tema non è chi fa le undici e un quarto seduto a finire il caffè o l'ammazzacaffè in un posto ordinato, il problema è quello che degenera dopo mezzanotte, la movida", ha aggiunto il governatore. "Non vedo perché si debba penalizzare un comparto che vale miliardi di reddito perchè qualcuno non rispetta le regole. Vietiamo l'uso dell'auto perchè qualcuno supera il limite di velocità? Rischiamo un ragionamento che è un assurdo giuridico", ha concluso Toti.

Decaro: "Speriamo di arrivare all'estate senza più il coprifuoco"
"I Comuni chiederanno al governo di procedere con le riaperture in parallelo con le vaccinazioni". Così Antonio Decaro, Presidente dell'Anci, sindaco di Bari. E aggiunge: "Auspichiamo di arrivare all'estate senza avere più il coprifuoco. Se si rispettano le restrizioni, la mascherina, il distanziamento, sicuramente non avremo particolari problemi. Se invece pensiamo che abbiamo superato la pandemia, e purtroppo non è così, rischiamo di ritrovarci nuovamente con i contagi e con l'aumento del tasso di occupazione dei reparti Covid, dei reparti di terapia intensiva e davanti ad altre chiusure". 

Renzi: "Prima togliamo il coprifuoco e meglio è"
"Le riaperture sono dovere morale e priorità economica. Prima togliamo il coprifuoco meglio è. Il virus non diventa più cattivo alle 22 e dobbiamo tornare in ristoranti, cinema, teatri. Per uccidere il virus servono vaccini, non prediche laiche di qualche catastrofista". Così il senatore di Italia Viva, Matteo Renzi, in un'intervista al Corriere della Sera.

Salvini: "Spero in settimana ritorno normalità. Chiederemo abolizione coprifuoco in Cdm"
"Conto che questa sia la settimana di un positivo, graduale e sicuro ritorno alla normalità, al lavoro. Al chiuso e all’aperto, alla mattina e alla sera. I dati sono positivi, gli italiani dimostrano buonsenso. Aumentano guariti e vaccinati, diminuiscono i ricoverati e i contagiati. Spero proprio che si prenda atto che la situazione è sotto controllo e si restituisca il diritto al lavoro e alla libertà, non per dare ragione a me o alla Lega ma per dare un giusto riconoscimento agli italiani”. Così il leader della Lega che ha nei giorni scorsi ha annunciato: "Nel prossimo Cdm i ministri del Carroccio chiederanno il ritorno al lavoro in sicurezza per tutti, senza discriminazioni, e no al coprifuoco che qualcuno voleva confermare fino a giugno o addirittura a luglio". E conclude: "Non si possono tenere 60 milioni di italiani chiusi in casa"

Crisanti: "Più ci si incontra più è facile la trasmissione del virus"
"Capisco la difficoltà di comprensione del coprifuoco ma bisogna spiegare alle persone che la trasmissione del virus è legata alle probabilità. Più ci si incontra più è facile la trasmissione. Stare di fronte a persone per ore senza mascherina sicuramente aumenta la probabilità di contagio. Il virus si trasmette di mattina, come di sera, ma il coprifuoco dà un piccolo contributo al controllo dell'Rt, perché ogni piccola azione, sommata ad altre, ci aiuta a uscire dalla pandemia il prima possibile". Lo ha spiegato ad Agorà, su Rai 3, il microbiologo dell'Università di Padova, Andrea Crisanti, rispondendo in merito all'ipotesi di posticipare o abolire il coprifuoco.

Questo principio di precauzione per Crisanti sarebbe stato meglio utilizzarlo anche per le riaperture. "Abbiamo aperto con 2 o 3 settimane di anticipo. Perché far correre rischio inutile ai fragili e non aspettare un paio di settimane per essere più tranquilli". La gara, d'altronde "è tra la vaccinazione e il virus".  Perché proprio grazie ai vaccini vediamo diminuzione significativa della letalità. "La dinamica dei decessi - puntualizza - riflette le vaccinazioni. Facendo paragoni e proiezioni con i contagi vediamo che siamo di fronte a una diminuzione significativa della letalità da attribuire alle vaccinazioni nelle rsa e sugli anziani. Che il vaccino funzioni non ci sono dubbi - ha concluso - dobbiamo solo vaccinare il prima possibile".

Galli: "Per posticipare coprifuoco guardiamo i numeri"
Per decidere se posticipare il coprifuoco a mezzanotte "guardiamo i numeri. Per me il segnale deve essere ancora di attenzione. Se apriamo veramente tutto e comunque, non ci sarà più un segnale di attenzione, già non c'è da 15-20 giorni e dobbiamo ancora vedere, alla fine del mese, quale sarà il bilancio dei 28 giorni successivi alle aperture". Lo ha detto Massimo Galli, direttore del dipartimento Malattie Infettive dell'ospedale Sacco di Milano. 

Sileri: "No abolizione, andiamo per gradi- Ok riapertura centri commerciali nel weekend"
Il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri conferma di essere favorevole a uno spostamento del coprifuoco, ma non alla sua abolizione: "Fra le 23 e le 24, io direi mezzanotte, entro un paio di settimane e continuando a controllare i numeri. Aspetterei questa settimana per vedere venerdì la solita valutazione settimanale ma poi tempo due settimane credo che possa essere spostato a mezzanotte". In merito alla abolizione invece Sileri si è mostrato più cauto: "ci sono sempre i rischi di ulteriori eventi di aggregazione. Andiamo per gradi, cerchiamo di non correre troppo, già spostarlo a mezzanotte credo che sia buono vediamo poi a giugno quello che accadrà, quando avremmo raggiunto 30 milioni di persone vaccinate con la prima dose, dopo tre settimane dal raggiungimento di queste 30 milioni, allora è chiaro che si potrà fare qualche ulteriore passo in avanti".

"Non vedo perché non debbano riaprire nel breve termine" dice ancora Sileri sulla riapertura nel fine settimana dei centri commerciali. "Così come si procede alle riaperture, credo che con i numeri che abbiamo oggi, non tanto in  termini di contagi che secondo me tenderanno a salire nei prossimi giorni, aumentando la circolazione soprattutto per i soggetti più giovani, ma avendo protetto le fasce più deboli della popolazione con la vaccinazione, è chiaro che anche i centri commerciali, con delle regole da rispettare, devono riprendere le loro attività", ha aggiunto. Per Sileri "un centro commerciale nel quale hai termoscanner all'entrata e flussi contingentati, innanzitutto sono un filtro. Non vedo perché non debbano riaprire nel breve termine". Sulla possibilità che possano rientrare nel prossimo "giro" di riaperture, chiosa: "Con determinate regole sì".