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MONDO

Il divorzio tra Londra e Bruxelles

Brexit, Tajani: 11 aprile sia data limite di una proroga breve

La bozza in discussione a Bruxelles al Consiglio europeo prevede una mini proroga al 22 maggio se c'è l'ok del Parlamento britannico all'accordo. L'ipotesi di una doppia scadenza della proroga

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Il limite per la proroga breve per la Brexit dovrebbe essere l'11 aprile, la data entro la quale il Regno Unito dovrebbe notificare la sua partecipazione alle elezioni per il Parlamento europeo. E' quanto ha chiesto il presidente dell'Europarlamento, Antonio Tajani, durante il consueto scambio con i 28 leader europei a nome del Parlamento Ue. Lo ha reso noto lo stesso Tajani in una conferenza stampa. 

"Spetta ai britannici trovare una via d'uscita a questa situazione di impasse, per il Parlamento europeo la priorità numero uno è la tutela dei diritti dei cittadini", ha premesso Tajani, secondo cui "la scelta tra una estensione lunga e una breve non è quella più appropriata. Il punto è se l'estensione è utile o inutile". "Ma a nome del Parlamento ho chiesto che una eventuale estensione sia la più breve possibile, eventualmente non oltre l'11 di aprile, ultima data utile per il Regno Unito per organizzare le elezioni al Parlamento europeo", ha aggiunto. "Una estensione ha senso solo se la settimana prossima ci sarà un accordo alla Camera dei Comuni, altrimenti non avrebbe senso", ha ribadito Tajani. Quindi a questo punto "che i britannici chiedano una proroga sine die e organizzino le elezioni dei deputati britannici al Parlamento europeo". 

Se Londra dovesse decidere di ritirare l'articolo 50 e restare dentro l'Unione, "io ne sarei felice, ma è una scelta del Regno Unito", ha aggiunto il presidente del Parlamento europeo, sottolineando che "la cosa peggiore che possa accadere è il no deal perché ci sarebbero effetti negativi per tutti. Sono sempre stato ottimista, spero che all'ultimo minuto si possa trovare un punto di incontro", ha concluso.

Bozza Consiglio Ue: mini proroga al 22 maggio se ok Westmister ad accordo
"Il Consiglio europeo si impegna a concordare, prima del 29 marzo, una proroga breve sulla Brexit fino al 22 maggio, se l'Accordo di divorzio sarà approvato a Westminster la prossima settimana. Poiché il Regno Unito non intende organizzare le elezioni per il Parlamento europeo, non sono possibili proroghe oltre quella data". E' quanto prevede la bozza del testo delle conclusioni sulla Brexit circolata - riferiscono fonti diplomatiche europee - tra i 27 capi di Stato e di governo.

Ipotesi doppia scadenza su proroga
I capi di Stato e di governo dell'Unione Europea a 27 stanno discutendo della possibilità di offrire una doppia scadenza al Regno Unito sulla proroga della data d'uscita. Se la Camera dei Comuni approverà l'accordo concluso con Theresa May la prossima settimana l'Ue concederà una proroga fino al 22 maggio, il giorno prima dell'avvio delle elezioni europee (dal 23 al 26 maggio, a seconda degli Stati membri).
Se invece l'accordo non verrà votato o sarà bocciato, entro l'11 aprile il Regno Unito avrà la possibilità di comunicare la sua volontà di partecipare alle elezioni europee. In quel caso l'Ue potrebbe concedere una proroga lunga per un periodo di almeno nove mesi.