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ITALIA

Piazza Santi Apostoli

Scuola, protesta a Roma: proclamato sciopero il 5 maggio contro la riforma del governo

E' dal palco della manifestazione in piazza Santi Apostoli a Roma che i sindacati del mondo della scuola proclamano lo sciopero per il 5 maggio. Mentre ribadiscono le loro richieste di modifica il governo tira dritto: stiamo facendo una rivoluzione, le resistenze sono fisiologiche. 

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immagine d'archivio
Il 5 maggio hanno annunciato un sindacato contro la Buona Scuola, nel cui progetto i sindacati non vedono nulla di buono. Anzi. E così, durante il sit-in di protesta in corso a Roma in Piazza Santi Apostoli, Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda hanno fatto sapere che contro il ddl del governo ci sarà un'astensione dal lavoro del personale scolastico. Pochi giorni dopo quella, già in programma, di Anief, Unicobas e Usb del 24 aprile. 

Cgil, Cisl e Uil: avanti in modo unitario contro la Buona Scuola
"Questa è la prima mobilitazione dopo il Ddl varato dal governo e credo che unitariamente bisogna decidere di proseguire anche con lo sciopero generale", ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, durante la manifestazione contro la riforma della scuola. Attacca anche Carmelo Barbagallo, numero uno della Uil: il ddl sulla scuola varato dal Governo Renzi "è insostenibile perchè rischia di non far assumere 100mila precari, non prevede attività contrattuale per il salario, vuole mettere un uomo solo al comando nelle varie amministrazioni scolastiche, non investe nella messa in sicurezza per la quale siamo gli ultimi in Europa". Annamaria Furlan, leader della CIsl, si batte per il tavolo: "Credo che dopo sei anni di blocco dei contratti non bastino le belle parole, ma ci vogliano i fatti".

Il ministro Giannini: "Sciopero legittimo ma riforma rivoluzionaria"
Sullo sciopero del 5 maggio è intervenuto il ministro dell'istruzione Stefania Giannini secondo cui l'inziativa è "legittima" ma la riforma del governo - ha detto - ha dei "principi rivoluzionari". 

La manifestazione in corso a Roma
In piazza SS. Apostoli, a Roma, i rappresentanti sindacali del mondo scolastico vogliono dire no al progetto di scuola delineato nel disegno di legge e chiederne profonde modifiche. In strada, assicurano gli organizzatori, c'è "la vera scuola, quella di chi ogni giorno ne vive in diretta le difficoltà, i disagi e i problemi, mettendo in campo per risolverli le risorse della sua competenza e della sua passione". 

Le richieste della scuola che protesta
E' da settimane che il mondo della scuola si mobilita per queste richieste: no a modelli di gestione autoritaria che stravolgono i principi di un'autonomia fondata sulla collegialità, subito un piano di assunzioni che assicuri la stabilità del lavoro per tutto il personale docente e Ata impiegato da anni precariamente, organici adeguati al fabbisogno, rinnovo del contratto scaduto da sette anni, no a incursioni per legge su materie soggette a disciplina contrattuale, come le retribuzioni e la mobilità del personale; avvio di una strategia di forte investimento su istruzione e formazione".

Il governo: stiamo facendo una rivoluzione, diffidenza fisiologica
Le contestazioni vengono tuttavia considerate quasi fisiologiche dal Governo. "Stiamo facendo una riforma della scuola straordinaria e rivoluzionaria. È normale - ha commentato il sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone - che ci siano delle diffidenze e dei conservatorismi. Noi ascoltiamo e ascolteremo tutti fino all'ultimo giorno utile per l'approvazione in Parlamento. È chiaro però che stiamo cambiando la scuola in meglio rendendola più produttiva e più legata al mondo del lavoro e al territorio. Siamo fiduciosi che questa riforma avrà ricadute molto positive sulla nostra società"    

I prossimi passaggi del ddl Buona Scuola
Il ddl contestato attraversa la prossima settimana un passaggio cruciale: lunedì, alle 12, scade il termine per la presentazione degli emendamenti la cui ammissibilità verrà valutata martedì per poi passare il giorno successivo all'esame delle proposte di modifica ritenute idonee. In mano ai parlamentari della commissione sono arrivati anche, ieri sera, i tabulati con i dati dei precari richiesti dal M5S. Le tabelle oltre a fornire un censimento di tutti gli iscritti nelle graduatorie a esaurimento suddivisi per classi di concorso e province di appartenenza, mostrano pure che i soggetti vincitori del concorso a cattedre del 2012 già presenti nelle Gae sono 1.339 mentre le supplenze del 2014-2015 sono state 15.735 mila per l'intero anno (fino al 31 agosto) e 85.544 fino al 30 giugno.

Le preoccupazione di Sel, M5S e Lega
I parlamentari di Sel, del M5S e della Lega hanno espresso al presidente della Camera, Laura Boldrini, la loro preoccupazione per l'iter del provvedimento: "un percorso a tappe forzate" che "umilia il Parlamento" denunciano i primi mentre i pentastellati e il Carroccio criticano l'idea di collegare il disegno di legge alla manovra di Bilancio, attraverso il Def.