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ITALIA

Il presidente del Senato riceve la famiglia di Stefano

Caso Cucchi, Grasso: "Chi è affidato allo Stato, non può avere la vita in pericolo"

Così la seconda carica dello Stato dopo avere incontrato la famiglia del geometra romano morto il 22 ottobre 2009 nella sezione penitenziaria dell'ospedale Sandro Pertini. La sorella Ilaria: "Non voglio capri espiatori, ma che si indaghi. Presenterò esposto in Procura contro il professor Paolo Arbarello per falsa perizia"

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Ilaria Cucchi (Ansa)
Roma
"Non può tollerarsi che chi è in custodia dello Stato veda annientata la propria vita". Lo ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso, dopo l'incontro con la famiglia di Stefano Cucchi a pochi giorni dalla sentenza di secondo grado che ha assolto tutti gli imputati nel processo. "Sensibilizzeremo tutti i rappresentanti delle istituzioni - ha detto Grasso - per cercare di fare luce su questo caso che colpisce in maniera così forte".

La sorella Ilaria, uscita dal colloquio con Grasso, ha detto ai giornalisti di non volere capri espiatori, ma che si continui a indagare. "Oggi - ha aggiunto Ilaria - ci sentiamo meno soli. Quando ascoltiamo le parole del presidente Grasso anche noi diciamo: chi sa parli e spezzi quella catena". La sorella ha anche aggiunto che presenterà un esposto in Procura contro il professor Paolo Arbarello per falsa perizia. Questo è il momento decisivo - ha concluso - sento che grazie al sostegno delle istituzioni si puo' arrivare alla verita'".
 
Stefano Cucchi è morto il 22 ottobre 2009 morto nella sezione penitenziaria dell'ospedale Sandro Pertini. La sentenza di primo grado aveva condannato sei medici a due anni di reclusione per omicidio colposo. Secondo i giudici Stefano era morto di fame e di sete: pesava ormai solo 37 chili.