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ECONOMIA

Atlantia a +1,5% mentre il cda esamina il dossier Alitalia

Cda Atlantia e Fs: disponibilità a proseguire su piano Alitalia, ma serve un socio industriale

Sia Atlantia che Fs sono disponibili, ma come socio di minoranza e a patto che sia individuato un partner industriale che partecipi al capitale della Newco con una quota significativa. 

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Scade in queste ore la deadline per l'offerta vincolante su Alitalia, ma uno dopo l'altro sono arrivati i pronunciamenti di Atlantia prima (apertura peraltro apprezzata dagli investitori tanto da chiudere in Borsa con un +1,5%) e di Fs a seguire. Ora pare possibile che si possa andare verso una nuova, ulteriore proroga di 2 o 3 settimane.

Fs, noi socio di minoranza
La partecipazione di FS Italiane nella nuova Alitalia "non può prescindere da ulteriori approfondimenti" tra cui "la definizione di un assetto azionario di Newco che veda Fs Italiane come socio di minoranza". Lo
sottolinea Fs in una nota. La partecipazione di Fs Italiane, si legge ancora nel comunicato del gruppo, non può prescindere anche da ulteriori approfondimenti in merito "alla individuazione di un partner industriale che partecipi al capitale della Newco con una quota significativa; al raggiungimento di un accordo sull'assetto di governance e sul Top Management della Newco con gli altri soci".

E ancora: "Alla definizione finale del Piano industriale della Newco, condiviso e fatto proprio dal Partner industriale che dovrà assumere un ruolo determinante nella responsabilità di gestione ed implementazione dello stesso".

Atlantia c'è
Il Consiglio di Amministrazione di Atlantia ha deliberato "la disponibilità a proseguire il confronto per la definizione di un piano industriale condiviso, solido e di lungo periodo per il rilancio di Alitalia" e, quindi, l'intenzione di "partecipare alla formulazione di un'offerta vincolante per l'acquisto da Alitalia". È quanto si legge in una nota della holding dei Benetton. La partecipazione alla formulazione dell'offerta vincolante presuppone "l'individuazione di un partner industriale che partecipi al capitale della Newco con una quota significativa; alla definizione finale del piano industriale della Newco, condiviso e fatto proprio dal partner industriale che dovrà assumere un ruolo determinante nella responsabilità di gestione ed implementazione dello stesso; al raggiungimento di un accordo sull'assetto di governance e sul Top Management della Newco con gli altri soci; alla definizione di un assetto azionario di Newco che veda Atlantia come socio di minoranza e, conseguentemente, senza un coinvolgimento nella gestione corrente della stessa al fine di prevenire eventuali conflitti di interesse, detenendo Atlantia la quasi totalità della partecipazione al capitale di Aeroporti di Roma S.p.A.".

Da ultimo il Consiglio di amministrazione di Atlantia sottolinea l'importanza che "venga trovata adeguata soluzione ad alcune tematiche di contesto, essenziali per consentire la formulazione di un'offerta vincolante, tra le quali l'esigenza che l'amministrazione straordinaria sia messa in condizione di gestire i complessi aziendali fino al closing dell'operazione e il necessario turnaround organizzativo, anche attraverso idonei strumenti di mitigazione sociale; la clearance comunitaria in merito ai provvedimenti finanziari adottati in favore di Alitalia; le iniziative istituzionali necessarie per consentire ad Alitalia l'armonico sviluppo del Piano Industriale a condizioni di mercato.

Lufthansa, solo intesa commerciale
Negli incontri avuti ieri con Fs e Atlantia, Lufthansa ha confermato l'interesse a una partnership commerciale con Alitalia, ma non di un ingresso nel capitale. Lo afferma un portavoce della compagnia tedesca ribadendo l'importanza per il gruppo del mercato italiano.

Uiltrasporti: no a soluzione tampone
"Ribadiamo quanto abbiamo già rappresentato più volte al Governo ed agli attori in campo: la Uiltrasporti chiede un vero rilancio del vettore di bandiera, come promesso a più riprese da autorevoli Ministri di questo Governo". Così il segretario generale, Claudio Tarlazzi, e il Segretario nazionale, Ivan Viglietti, della Uiltrasporti, in riferimento alla scadenza nelle prossime ore dei termini per la costituzione del Consorzio azionario e la formalizzazione dell’offerta vincolante di acquisizione della nuova Alitalia ai Commissari ed al Mise. "Affinché si possa parlare di vero rilancio, e non di una inaccettabile soluzione tampone di corto respiro - spiegano i sindacalisti - occorrono cospicui investimenti nelle principali aree di business: flotta, soprattutto di lungo raggio; manutenzione leggera e pesante; Handling. Inoltre è necessario che sia garantito alla nuova Alitalia un ruolo adeguato nell’ambito delle alleanze internazionali e delle rotte verso il Nord America".

"Solo così si potrà presidiare il mercato in costante crescita e tutelare i livelli occupazionali di tutti i dipendenti di Alitalia in a.s., a cui vanno riconosciute anche in ambito contrattuale la qualità del lavoro e la professionalità finora espresse. Occorre, inoltre, che il Governo si decida finalmente ad affrontare con il Sindacato il tema della riforma del trasporto aereo italiano, in un’ottica di regolamentazione della competizione tra imprese e di eliminazione del dumping contrattuale e salariale attualmente esistente. "In assenza di questi elementi - concludono Tarlazzi e Viglietti -  non saremmo in presenza di un vero rilancio, bensì di una miope soluzione di corto respiro, che non potrà trovare la nostra approvazione, che non risolverà la crisi strutturale delle imprese italiane che operano nel settore, e che tantomeno, potrà garantire quell’inversione di tendenza che la Uiltrasporti ritiene imprescindibile per Alitalia".