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POLITICA

Dopo la sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo

Cognome materno ai figli: il governo accelera

Il consiglio dei ministri discuterà domani la possibilità di attribuire ai bambini anche il solo nome di famiglia della madre

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lI governo si adegua in tempi record alle disposizioni dei giudici di Strasburgo e pianifica per domani, a soli tre giorni dalla sentenza, la discussione sulla possibilità di attribuire ai figli il cognome materno. Letta mantiene così la promessa anticipata in un tweet: "La Corte di Strasburgo ha ragione. Adeguare in Italia le norme sul cognome dei nuovi nati è un obbligo".

Intanto proprio oggi in Senato è stato presentato un disegno di legge bipartisan a firma di Alessandra Mussolini (Forza Italia) e Stefano Esposito (Pd). L'obiettivo della proposta, si legge nel testo "è quello di consentire alla madre di poter dare il proprio cognome ai figli" nonché di consentire "alla moglie di aggiungere al proprio cognome quello del marito senza l'obbligatorietà presente nell'attuale articolo del Codice civile".

La sentenza della Corte
Il 7 gennaio scorso la Corte Europea ha condannato l'Italia per aver violato i diritti di una coppia milanese che desiderava attribuire alla figlia il solo cognome materno. Nella sentenza i giudici invitano i politici italiani ad adottare riforme "legislative o di altra natura per rimediare alla violazione riscontrata".  Secondo la corte l'Italia avrebbe violato il diritto di non discriminazione tra i coniugi e il diritto al rispetto della vita familiare e privata, entrambi sanciti dalla Convenzione Europea dei diritti dell'uomo.