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MONDO

La ventesima edizione

Il direttore dell'Aiea Amano alla Conferenza Amaldi di Roma: "L'Iran rispetta impegni sul nucleare"

I relatori arrivano da 40 Paesi - America, Medio Oriente, Asia e Africa - per due giorni intensi di confronto sul tema della sicurezza nucleare e della non proliferazione

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di Veronica FernandesRoma
Mentre Donald Trump minaccia di uscire dall'accordo sul nucleare iraniano - che prima aveva definito "imbarazzante" e "il peggiore accordo possibile" per gli Stati Uniti - dalla Edoardo Amaldi Conference di Roma il direttore generale dell'Aiea Yukiyo Amano e Federica Mogherini - responsabile della politica estera UE e proprio per quell'accordo vicinissima al Nobel per la Pace - sottolineano i progressi ottenuti dal 2015 ad oggi.
 
Amano: Teheran rispetta gli impegni e ha ridotto il programma
Nel suo discorso di apertura dei lavori Amano sottolinea in primo luogo come l'Iran sia sottoposto al "regime di verifica più rigoroso del mondo". Da lì, da questi controlli e dai report degli ispettori, può affermare che gli che gli impegni relativi al nucleare presi dall'Iran sulla base del Joint Comprehensive Plan of Action sono rispettati". Anzi, il programma è ora ridotto.


 
Mogherini: dobbiamo preservare l'accordo con l'Iran
Architetto dell'accordo raggiunto nel luglio del 2015 oggi Lady Pesc Federica Mogherini ne sottolinea l'importanza: "Ha scritto la fine di una delle peggiori crisi nucleari del nostro tempo". Ma bisogna perseverare, "abbiamo l'interesse, la responsabilità  e il dovere di preservare l'accordo sul nucleare con l'Iran, di lavorare per rafforzare e non indebolire il regime di non proliferazione", ha aggiunto Mogherini in chiusura del videomessaggio inviato alla conferenza.
 
La minaccia della Corea del Nord
Oltre all'Iran, la strettissima attualità  punta i fari sulla Corea del Nord. "Non possiamo permetterci di tenere aperto un altro fronte", è il cuore del passaggio del discorso di Federica Mogherini in cui sottolinea le preoccupazioni per la minaccia nucleare di Pyongyang e la necessità  di saldare la cooperazione internazionale e mantenere alta la pressione delle sanzioni per arrivare, un giorno, alla denuclearizzazione della penisola coreana. "I progressi della Corea del Nord sono fonte di grande preoccupazione" per l'Aiea, sottolinea il direttore generale Amano. E ricorda come sia difficile anche monitorare la situazione: dal 2009 gli ispettori sono stati costretti a lasciare il Paese.


 
La Conferenza Edoardo Amaldi
I relatori arrivano da 40 Paesi - America, Medio Oriente, Asia e Africa - per due giorni intensi di confronto sul tema della sicurezza nucleare e della non proliferazione, dal punto di vista nazionale e globale. L'edizione in corso all'Accademia dei Lincei celebra il 60esimo anniversario dell'istituzione dell'IAEA e del Trattato Euratom.


GUARDA IL VIDEO INTEGRALE DELL'APERTURA DELLA CONFERENZA