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POLITICA

Renzi a Ue: la nostra manovra è ok. Oggi consiglio europeo su immigrazione

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Forte della promozione ricevuta dal presidente americano Barack Obama sul referendun costituzionale e sulla sua politica di riforme a favore della crescita, il presidente del Consiglio Matteo Renzi si prepara con rinnovata determinazione ad affrontare il negoziato a Bruxelles sul doppio fronte dell'emergenza immigrazione e della legge di stabilità.  Il futuro dell'Europa e delle sue relazioni con gli Usa è stato il tema centrale della visita di Renzi a Washington, dove è stato accolto con tutti gli onori da Obama, che gli ha dedicato l'ultima visita di Stato della sua presidenza. Il leader italiano ha ribadito l'importanza di politiche di crescita per fermare l'avanzata di un populismo "pericoloso" e che non si può di certo fermare con l'austerity. In questo contesto, ha detto Renzi ai giornalisti, "l'elemento chiave è il tema della speranza contro l'odio, della crescita contro l'austerity".  

Rispondendo alle domande sulla legge di stabilità in un incontro con la stampa presso l'ambasciata d'Italia, Renzi ha detto che "rispetta totalmente le regole Ue" e che il governo risponderà a eventuali rilievi della Commissione. Perché Roma è "pronta ad ascoltare" nel caso arrivino segnalazioni.  "Tutte le volte la discussione a ottobre è la stessa, puntuale come le foglie che cadono dagli alberi, puntuale come le occupazioni studentesche. La discussione su che farà l'Europa della legge di stabilità è sempre la stessa", ha detto Renzi.    


Sul fronte immigrazione, Renzi, che oggi  sarà a Bruxelles per il Consiglio europeo, ha sottolineato che tutti in Europa devono fare di più. Anche su questo ha l'assist di Obama che ieri in conferenza stampa aveva spiegato che nell'Unione europea "si è uniti non solo per i suoi benefici ma anche per i costi" che essa comporta. "Quanto alle procedure di infrazione, stiamo aspettando la procedura ma quella che l'Europa deve fare a quei Paesi che avevano promesso di accogliere dei migranti e non lo stanno facendo. La procedura di infrazione che stiamo aspettando è questa: quella contro chi non sta rispettando le regole europee cosa che invece noi facciamo".

Oggi e domani i capi di Stato e di governo dell'Ue si ritrovano al Consiglio europeo con tre temi principali in agenda: immigrazione, commercio internazionale e una discussione "strategica" sui rapporti con la Russia, in particolare per quanto riguarda il ruolo di Mosca nel conflitto in corso in Siria.    

Un quarto tema che potrebbe occupare spazio nella discussione ben al di là di quanto previsto dall'agenda è quello della Brexit. Sarà la prima volta che il neo primo ministro britannico Theresa May parteciperà a una riunione del Consiglio europeo, ed è previsto un suo breve intervento durante la cena di lavoro.  

Nella sua lettera d'invito ai capi di Stato e di governo, il  presidente del Consiglio europeo Donald Tusk pone l'accento soprattutto sul tema dell'immigrazione, annunciando che il dibattito sarà incentrato sulla protezione delle frontiere esterne, sull'esigenza di contenere i flussi migratori lungo la rotta del Mediterraneo centrale, che sono rimasti a un livello sostenuto (con circa 160.000 arrivi annuali in Italia) ma stabile negli ultimi anni, e sulla presa d'atto del successo ottenuto sulla rotta del Mediterraneo orientale (la "rotta balcanica"). Grazie al controverso accordo Ue-Turchia del marzo scorso, il flusso dei migranti in questo caso è diminuito del 98% rispetto nel giro di un anno, passando da 150.000 a 3.300 arrivi.