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MONDO

La visita del presidente del Consiglio italiano negli Usa

Renzi alla Johns Hopkins University: "In Ue serve strategia per la crescita o vincerà il populismo"

Discorso del presidente del Consiglio italiano alla Johns Hopkins University.  Matteo Renzi: "L'Europa che arriva su Marte non è capace di affrontare il problema dei migranti"

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Renzi alla John Hopkins University (AP)
"Dov'è adesso il futuro dell'Europa? In questo momento, o meglio nei prossimi dieci minuti, la sonda Schiaparelli diventerà la prima missione europea ad arrivare su Marte. Questo è il simbolo della visione per il futuro. Ma l'Europa che arriva su Marte non è capace di affrontare il problema dei migranti". Renzi ricorda ad "ogni Consiglio europeo ricevo complimenti per lo sforzo italiano. Ma nessuno apre le proprie porte. Aprono le bocche, non le porte. Ma se l'Europa continuerà in questo modo, perderà potere rispetto alle istituzioni dei paesi membri".

"Sono tempi difficili a causa del terrorismo. I terroristi provano a distruggere la vita di tutti i giorni, vogliono costringerci nei nostri confini, nelle nostre case. Ma non è questo il primo problema da affrontare per combattere il populismo". Matteo Renzi chiede all'Unione europea di investire sulla crescita come antidoto al dilagare del populismo. "Se si prosegue senza una strategia per la crescita, sarà chiara la vittoria del populismo. il populismo gioca con la paura, con la violenza verbale, noi con la speranza e il dialogo", dice Renzi.
 
Il premier sottolinea che "il vero terreno di battaglia per contrastare il populismo non è solo la lotta al terrorismo, che è importante, ma la crescita economica, e l'Unione europea deve capirlo rapidamente. La soluzione – osserva - non è solo la risposta militare. Serve una strategia diversa. Noi in Italia l'abbiamo sintetizzata con la formula per ogni euro investito nella sicurezza, nell'esercito, in una risposta militare, un euro investito in cultura, in educazione", perché "il rischio non è nelle isole italiane o greche dove arrivano i migranti, ma nelle nostre periferie. I killer di Daesh" spiega Renzi "vengono da Londra, dalle banlieu, dalle periferie delle città".
 
Tuttavia, ha ribadito Renzi, "il populismo non nasce per il terrorismo, ma per la crisi economica in Europa. In Francia in questo momento, io penso che il rischio sia costituito più dalla mancanza di crescita economica che non dalla sicurezza rispetto al terrorismo. Il dibattito con i miei colleghi europei non è facile, perché cerco ogni giorno di offrire una strategia diversa, non solo tecnocrazia e tecnicismi. Questa è l'Europa che può combattere il populismo. Per questo abbiamo bisogno di un'azione rapida per produrre il cambiamento. È la grande occasione per il dibattito politico di oggi".

Dopo il suo intervento alla Hopkins University Renzi ha reso omaggio alla tomba del milite ignoto nel cimitero militare di Arlington, in Virginia. Renzi, accompagnato dalla moglie Agnese e dall'ambasciatore italiano a Washington Armando Varricchio, è stato salutato da 19 salve di cannone, quindi ha percorso il viale che porta alla collinetta con la tomba del milite ignoto tra le 54 bandiere degli Stati e delle entità territoriali americane, prima di salire la scalinata con il picchetto d'onore delle varie forze armate Usa. Dopo l'esecuzione degli inni dei due paesi, il capo del governo ha deposto una corona mentre veniva intonato il silenzio. Successivamente ha fatto una breve visita al museo del cimitero, al quale aveva già reso omaggio a inizio anno il presidente Sergio Mattarella. Ieri Renzi aveva già tributato un riconoscimento ai tanti caduti americani per liberare il nostro paese 5 secoli dopo lo sbarco di Amerigo Vespucci in America.