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ECONOMIA

Consiglio europeo

​Conte: negoziato complesso, condurlo in porto; no accordo nomine; flat tax? sono il più ambizioso

Il premier: "A me interessa che ci sia un approccio costruttivo da parte di tutte le parti che siedono attorno al tavolo e siccome io rappresento l'Italia, coadiuvato dal ministro Tria, sono certo di avere un approccio costruttivo. L'interesse dell'Italia è l'interesse dell'Europa"

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Giuseppe Conte (Ansa)
Quello sulla procedura "è un negoziato molto complesso e difficile, non ho mai pensato che ci fosse una strada spianata, anzi mi sono anche meravigliato che a fine anno c'era una particolare sensibilità da parte della pubblica opinione, oggi sembra esserci una valutazione di strada spianata". Lo afferma il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa al termine del Consiglio Ue. "L'obiettivo è di condurre in porto il negoziato, siamo in una fase in cui vi invito a non isolare singole considerazioni", aggiunge. "È un negoziato molto difficile e complesso", ha ribadito il premier Conte da Bruxelles sottolineando che "c'è un negoziato che non può che avvenire in termini confidenziali e riservati. Siamo il governo del cambiamento e io cerco di comunicare ma quando c'è un negoziato non posso che rimanere riservato altrimenti si rischia di pregiudicare gli interessi nazionali".

"Non possiamo mettere in campo qui pubblicamente le misure" che si hanno in mente sulla trattativa sulla procedura d'infrazione, "a me interessa che ci sia un approccio costruttivo da parte di tutte le parti che siedono attorno al tavolo e siccome io rappresento l'Italia, coadiuvato dal ministro Tria, sono certo di avere un approccio costruttivo. L'interesse dell'Italia è l'interesse dell'Europa", afferma il premier.

"Sulla flat tax io sono molto ambizioso, forse il più ambizioso di tutti. Non mi accontento di abbassare un'aliquota, io voglio realizzare un patto fiscale tra fisco e italiani", dice Conte sempre nella conferenza stampa al termine del Consiglio Ue. "Ho sempre detto che occorre una riforma forte, complessiva, avanzata del sistema fiscale, non mi accontento di intervenire sull'abbassamento di un aliquota, voglio realizzare un patto tra fisco e italiani, un patto fiscale sulla base di una formula: paghiamo meno ma paghiamo tutti". Rispetto a Matteo Salvini, quindi, "il mio pensiero è forse più avanzato".

"Ho fatto modificare più di un passaggio delle conclusioni" del Consiglio europeo "a partire dal fatto che non c'è alcun entusiasmo per lo stato di avanzamento dei lavori e ho introdotto la formula dell'approccio del pacchetto". 

"Se la domanda è avete raggiunto un accordo sulle nomine la risposta è non ancora". Lo afferma il premier Giuseppe Conte al termine del consiglio Ue a chi gli chiede se anche alla luce degli incontri durati fino alle prime ore del mattino con gli altri leader europei si sia raggiunto un accordo sulle nomine. 

"Oggi Draghi ha ricevuto gli applausi di tutti all'Eurosummit e ciò mi ha reso molto orgoglioso come italiano. A detta di tutti gli interventi Draghi è riuscito ad esprimere una leadership in momenti anche particolarmente difficile di questo corso". 

"Sono convinto che ci sia un clima di fiducia, di dialogo, un clima costruttivo, non c'è alcun segnale che si torni indietro, stiano andando avanti". Così il premier Conte sui rischi di una crisi di governo.

"Non posso commentare una proposta che non conosco, non l'ho letta". Risponde così il premier a chi gli chiede un commento alla proposta di una riforma della governance di Bankitalia

Nuovi venti di crisi? "Non è che ogni volta bisogna dipendere da un articolo di giornale, le sorti del governo non dipendono da un'intervista o un articolo: c'è un clima di fiducia, non c'è nessun segnale che si torni indietro, stiamo andando avanti, dobbiamo valutare le proposte concrete, l'obiettivo è tradurle in pratica". Lo afferma Conte commentando le parole di Matteo Salvini al Corsera e la replica del M5S.

Jens Weidemann alla Bce? "Non partecipo al totonomi ma bisogna tener conto degli equilibri complessivi" delle nomine europee, "quando si procede ad una nomina del genere bisogna tener conto di tutti gli obiettivi".

"I numeri reali o quantomeno una proiezione molto più rispondente alla realtà perché aggiornati a giugno ce li abbiamo noi" sui conti. "Io non ho mai avuto atteggiamento di chi si presentava con un cappello in mano, l'Italia non ha nulla di cui farsi scusare". "La lettera non è un espediente per sottrarsi all'applicazione delle regole, non oscura né vuole eliminare il binario tecnico dove si sta svolgendo il negoziato. La lettera ha un altro significato: veramente siamo tutti europeisti? Se lo siamo dobbiamo rinforzare l'edificio europeo se non lo vogliamo far deperire sedetevi con noi e ragioniamo come migliorarlo".

"Mi farebbe piacere avere un ministro che rafforzi la squadra, anzi c'è la mia richiesta di avere un aiuto, siamo nell'ambito di un negoziato delicato ma quanto prima" si procederà alla scelta del nuovo ministro degli Affari Europei. Lo dice il premier parlando della casella di ministro degli affari europei. 

"Cessione della delega agli Affari Ue - ha detto Conte - in prospettiva sì, in questo momento siamo nell'ambito di un negoziato delicato ma quanto prima c'è la mia richiesta di aiuto di un contributo esterno".

Sulle nomine questo stallo "potrebbe fare anche l'interesse dell'Italia, soprattutto se il criterio portato avanti", quello degli Spitzkanditaten, "dovesse cambiare". Lo afferma Conte in conferenza stampa al termine del Consiglio Ue. "Il criterio per l'affiliazione politica" non fa gli interessi dell'Italia, in quanto "l'Italia non è in gioco. Ora si naviga in mare aperto, combinando vari criteri",  osserva il premier rimarcando l'importanza della "logica del pacchetto" per i ruoli di vertici, ovvero per le presidenze di commissione Ue, Bce e Parlamento Ue. Tale logica, spiega Conte, non può essere però applicata a tutti i commissari e quindi anche a quello italiano. "Bisogna prima eleggere il presidente della commissione, che va votato da 21 stati che rappresentano il 65% della popolazione europea, dopodiché si passa al parlamento e solo dopo può essere formata la squadra dei commissari", afferma il premier.