Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/coronavirus-in-italia-casi-accertati-e-casi-sospetti-governo-decreta-stato-emergenza-4ea9e4b1-73cb-4855-ab01-9e3ba596980a.html | rainews/live/ | true
ITALIA

L'epidemia

Coronavirus in Italia, due casi accertati e due sospetti. Il governo decreta lo stato d'emergenza

Due turisti cinesi sono ricoverati in isolamento all'ospedale Spallanzani di Roma. Il Direttore dell'Istituto: "Sono in buone condizioni". Due i casi sospetti: uno a Tivoli, si tratta di un dipendente dell'hotel dove si trovava la coppia di turisti colpiti dal virus, l'altro in Veneto. Conte: non c'è motivo di panico o allarme sociale. Dopo il blocco imposto ai voli da e per la Cina sono atterrati all'aeroporto di Fiumicino gli ultimi cinque voli diretti provenienti da varie città della Cina, tra cui Hong Kong e Chengdu

Condividi
Il Consiglio dei ministri ha decretato lo stato d'emergenza per sei mesi al termine della riunione - durata poco più di un'ora - a Palazzo Chigi in conseguenza del rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili. Il temuto coronavirus è infatti sbarcato anche in Italia.  Due - al momento - i casi accertati. Si tratta di due turisti cinesi nel nostro Paese da pochi giorni. I due turisti sono ricoverati in isolamento all'ospedale Spallanzani di Roma. Tra le altre misure approntate dal Cdm, uno stanziamento iniziale di 5 milioni di euro. 

Coppia cinesi arrivata in auto a Roma 
La coppia di cinesi ricoverata all'ospedale Spallanzani dopo essere arrivata a Milano avrebbe fatto, prima di venire a Roma, solo la tappa intermedia di Parma. Da lì, secondo quanto si è appreso, avrebbe affittato un'auto e sarebbe arrivata autonomamente a Roma. Dunque non avrebbe raggiunto la Capitale con mezzi di trasporto collettivi. Lo si apprende da fonti informate. I due avrebbero dunque raggiunto Roma prima della comitiva di turisti cinesi, il cui bus ieri è stato recuperato a Cassino e scortato fino allo Spallanzani.

Speranza: "Misure precauzionali. Italia al più alto livello di cautela"
"Alla luce della dichiarazione di emergenza internazionale dell'Oms abbiamo attivato gli strumenti normativi precauzionali previsti nel nostro Paese in questi casi, come già avvenuto nel 2003 in occasione dell'infezione Sars. Le misure assunte sono di carattere precauzionale e collocano l'Italia al più alto livello di cautela sul piano internazionale".  

Roma. Nel pomeriggio vertice in Prefettura con Raggi, Zingaretti e vertici Asl
Nel pomeriggio, proprio nella Capitale è stata convocata in prefettura, a quanto si apprende, una riunione per fare il punto sulla situazione dopo il contagio di due turisti cinesi da coronavirus e la dichiarazione di emergenza deliberata dal governo. Al tavolo siederanno, oltre al prefetto Gerarda Pantalone, la sindaca di Roma Virginia Raggi, il presidente della Regione Nicola Zingaretti e i vertici Asl.

Caso sospetto a Tivoli: dipendente hotel Palatino
Potrebbe esserci stato un contagio nell'hotel Palatino dove sono stati riscontrati i primi due casi di infezione da coronavirus . All'ospedale di Tivoli, alle porte della Capitale, ieri si è presentato un 41enne rumeno, Marian C., raccontando di lavorare presso l'albergo di Via Cavour. Lo rende noto l'Associazione Giustitalia. L'uomo è arrivato in ospedale alle 16.55, con una sintomatologia che poteva essere scambiata per una normale influenza se non fosse stato per la scrupolosa osservazione di Federica Conti, infermiera professionale di triage, iscritta  all'Associazione Giustitalia, che ha notato subito che qualcosa non quadrava in quel paziente, che non manifestava la sintomatologia medica di una normale influenza stagionale.

Il personale sanitario ha - come si legge nel referto - "immediatamente invitato il paziente ad indossare mascherina chirurgica e lo stesso è stato subito collocato in sala isolamento". Contemporaneamente è stato allertato lo Spallanzani per il trasferimento del paziente al nosocomio romano. E' stato anche immediatamente chiuso per disinfestazione il bagno del triage. Nella diagnosi si legge "sospetto contagio da coronavirus". 

Ulss Treviso: "Trattati due casi 'quadri sospetto' "
Nessun caso di coronavirus nel trevigiano, ma "casi di persone" che presentano un quadro definibile come "sospetto" secondo i criteri del Ministero della Salute. Lo precisa in una nota l'Ulss 2 trevigiana, a proposito del caso del ragazzino curato all'ospedale Ca' Foncello di rientro dal paese asiatico.

L'Ulss ha gestito fino a ieri due situazioni relative a cittadini italiani con "sintomi respiratori non importanti" rientrati dalla Cina: una 50enne con febbre, inizialmente in osservazione in ospedale e poi rinviata a domicilio, e un bambino di 4 anni, senza febbre, con tosse. Per entrambi l'isolamento domiciliare varrà per 15 giorni. 

"Non c'è motivo di panico e allarme sociale"
"Non c'è motivo di panico e allarme sociale", dice Conte a palazzo Chigi. Sono già state adottate "misure rigorose di precauzione e continueremo a farlo con il massimo dispendio di energie per assicurare la protezione a tutti i cittadini". 



Bloccato il traffico aereo da e per la Cina: atterrati a Fiumicino ultimi 5 voli
Dopo il blocco imposto ai voli da e per la Cina sono atterrati all'aeroporto di Fiumicino gli ultimi cinque voli diretti provenienti da varie città della Cina, tra cui Hong Kong, Chengdu, Guangzhou e Haikou. Lo sbarco dei passeggeri - circa mille - è avvenuto con la consueta procedura prevista dal Ministero della Salute, con i medici della Sanità aerea muniti di protezioni, tuta, guanti e maschere i quali hanno misurato la temperatura, consegnato l'apposito vademecum e richiesto a tutti di compilare una scheda con i dati sulla residenza ed eventuali spostamenti per poter tracciare i passeggeri in caso di eventuale contagio. Nella eventualità si possano verificare casi di passeggeri con sintomi riconducibili all'influenza, questi vengono immediatamente dirottati tutti nel canale sanitario, ovvero la struttura messa a disposizione da ADR per la  Sanità aerea. Finora non risultano casi sospetti di virus tra i passeggeri controllati.



Codacons: "Isolare passeggeri degli ultimi voli dalla Cina"
Tutti i passeggeri giunti oggi a Roma e Milano con gli ultimi voli partiti ieri dalla Cina deve essere isolati e sottoposti a quarantena fino a che non ci saranno certezze sul loro stato di salute. Lo afferma il Codacons, che chiede a Governo e Protezione civile l'adozione di misure straordinarie a tutela della popolazione. 

"Non basta misurare la temperatura ai passeggeri e distribuire vademecum perché, considerati i lunghi tempi di incubazione del virus, tali misure appaiono ridicole - spiega il presidente Carlo Rienzi - I viaggiatori provenienti dalla Cina e atterrati oggi a Malpensa e Fiumicino devono essere immediatamente posti in isolamento e non devono entrare in contatto con altri cittadini, se non con il personale sanitario, avviando nei loro confronti la quarantena per almeno 14 giorni".

Speranza: i 2 turisti cinesi in isolamento allo Spallanzani di Roma
"Il sistema sanitario italiano è uno dei migliori del mondo, voglio ringraziare i medici e gli infermieri che anche con il coordinamento con le Regioni ci consentono di assicurare la giusta sicurezza ai nostri cittadini. In queste ore faremo tutte le verifiche del caso per tracciare il percorso di queste due persone nel nostro Paese e ci sono tutte le condizioni per riconoscere che la situazione è sotto controllo: queste due persone sono in isolamento allo Spallanzani". Lo dice il ministro della Salute, Roberto Speranza. 

Spallanzani: pazienti isolati, sono in buone condizioni
"Ci aspettavamo questi casi, eravamo preparati. Li abbiamo identificati precocemente e isolati. I pazienti sono in buone condizioni, sono giovani, con un quadro da normale influenza. Non c'è terapia per questa infezione, i pazienti vengono trattati con farmaci sintomatici esattamente come per l'influenza, resteranno isolati per qualche giorno e trattati dal nostro personale che è eccezionale". Così il Prof. Giuseppe Ippolito, Direttore scientifico dell'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani, intervistato in Circo Massimo su Radio Capital, parla dei due turisti cinesi ricoverati nell'ospedale romano.

"Il resto della comitiva lo stiamo monitorando come misura di estrema precauzione - aggiunge - seguiamo il modello della sorveglianza sanitaria e con loro stiamo adottando i controlli esattamente come chi passa per uno screening aeroportuale, quindi non sono quarantena ma in controllo sanitario". I due contagiati hanno girato per una settimana in Italia "ma i cittadini devono stare tranquilli - spiega il Prof. Ippolito - perché il rischio reale di trasmissione si verifica con persone sintomatiche, appena i due turisti hanno avuto i sintomi sono state seguite tutte le procedure. Siamo quasi del tutto tranquilli che non ci siano stati altri contagi. Di norma l'infezione viene trasmessa solo da persone che hanno i sintomi. Durante  l'incubazione non si trasmette virus a meno di eccezioni. Siamo ragionevolmente tranquilli".

Quali consigli per la vita quotidiana? "Le stesse misure per la normale influenza. Lavarsi le mani quando si entra in contatto con persone con sintomi respiratori. Consiglio di consultare i siti internet ufficiali. Ci sono troppi parolai e venditori di frottole. Anche se viene a contatto con un caso ma non ha una esposizione diretta e prolungata contatto con una  persona malata il rischio di trasmissione e' vicino allo zero. Non si trasmette attraverso oggetti, viaggiando sullo stesso mezzo pubblico purchè non ci sia a contatto diretto e ravvicinato".

Sorvegliate persone hotel e altri turisti 
"È già stata attivata la sorveglianza sanitaria sulle persone venute in contatto con la coppia ricoverata presso l'istituto nazionale malattie infettive Spallanzani. Sono scattate tutte le misure previste dai protocolli sia per quanto riguarda alcune persone dell'albergo, sia riguardo gli altri componenti del gruppo di turisti. Al momento sono tutti asintomatici e non destano preoccupazione". Lo comunica in una nota l'assessorato alla Sanità della Regione Lazio.

Decontaminata la camera d'albergo
La stanza dell'albergo di Roma dove soggiornavano i due turisti cinesi risultati positivi al coronavirus è stata decontaminata della Asl. La camera era stata sigillata due sere fa quando la coppia è stata soccorsa in ambulanza. È stata anche attivata la sorveglianza sanitaria sulle persone venute in contatto con i due. Secondo quanto si è appreso, i contagiati si trovavano a Roma da meno di una settimana. Prima di arrivare nella capitale, una volta giunti all'aeroporto di Milano Malpensa, avevano fatto delle tappe intermedie. Tra queste, Parma, circa una settimana fa. L'itinerario dei due, marito e moglie, verrà definito meglio nelle prossime ore, anche nel caso occorressero particolari precauzioni, mentre a Parma è in corso una riunione sul caso con l'Azienda ospedaliera. Il sindaco di Sorrento invece afferma: "Non ci sono conferme che coppia cinese abbia pernottato qui". 

Rassicurazioni intanto arrivano dall'Istituto Superiore di Sanità. La psicosi legata al tour turistico effettuato dalla coppia cinese trovata positiva al coronavirus "non è giustificata: è improbabile che possano aver contagiato altre persone nelle varie città visitate perché il virus si trasmette solo con un contatto molto ravvicinato". Lo chiarisce all'Agi Gianni Rezza, direttore del Dipartimento malattie infettive dell'Iss.

Direttore albergo: "Erano in tre nella stanza"
"Al momento nessun dipendente sottoposto a controlli specifici". Lo ha detto il direttore del Grand Hotel Palatino, Enzo Ciannelli. Poi sulla coppia di cinesi colpita dal virus ospite dell'albergo ha detto: "Abbiamo saputo dell'ufficialità ieri sera, pochi minuti prima della conferenza stampa del premier. La stanza è stata sigillata in via precauzionale già dal giorno in cui è stata chiamata l'ambulanza''.  Ed ha aggiunto: "Questi clienti parlavano esclusivamente cinese, i contatti erano limitati. Erano in tre ma la terza persona non so se è stata ricoverata, non so chi sia. Loro erano moglie e marito, erano qui per turismo''. Il direttore conclude: ''La moglie ha chiesto di chiamare l'ambulanza perché il marito aveva la febbre alta. Indossavano già le mascherine, come molti clienti orientali. Non c'è nessun pericolo di contagio, non è necessaria alcuna decontaminazione''. Il direttore poi su eventuali disdette replica: ''Sì ci sono state, era inevitabile visto il clamore. Ancora dobbiamo quantificarle''. 



Dipendente hotel: "Nessun panico tra chi lavora"
"Sono due giorni che veniamo valutati da Asl e polizia. Ci hanno detto di stare tranquilli, noi stiamo lavorando. L'albergo è pieno. Siamo fiduciosi e tranquilli. Nessun panico tra dipendenti". Lo ha detto all'Agi Giacomo, uno dei portieri dell'hotel Palatino. 

La coppia malata faceva parte di comitiva turisti, ora scortata in ospedale 
La coppia di turisti cinesi ricoverata allo Spallanzani faceva parte di una comitiva che era arrivata in Italia per un tour. Il resto del gruppo oggi era diretto in pullman a Cassino per una gita ma, scattate le procedure di sorveglianza sanitaria, sono stati recuperati dalle forze dell'ordine e scortati fino allo Spallanzani.